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Alluvione Giampilieri, tre nuovi indagati

 Una nuova pagina che si apre al processo per l’alluvione che nel 2009 travolse Giampilieri, Scaletta e molti altre centri della zona ionica. Ieri mattina infatti nel corso dell’udienza davanti al giudice monocratico Massimiliano Micali, che ogni volta volente o nolente è uno strazio per i familiari delle 37 vittime che vi assistono silenziosi e tristi in fondo all’aula, è saltato fuori che c’è una “coda processuale” nell’inchiesta aperta dopo l’immane disastro: s’è capito che ci sono nuovi indagati. Il sostituto procuratore Antonio Carchietti, che adesso sostiene l’accusa insieme alla collega Antonella Fradà e ha ereditato il fascicolo da altri magistrati da tempo trasferiti in nuove sedi, ha iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto altre tre persone, notificando un atto di prosecuzione delle indagini preliminari ai diretti interessati. Si tratta dell’attuale responsabile provinciale della Protezione civile di Messina, l’ing. Bruno Manfré, dell’attuale geologo del Comune di Messina Carmelo Gioé, e dell’ex capo dell’Area tecnica del Comune di Scaletta, l’ing. Salvatore Calabrò. Ovviamente l’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura è stata effettuata in relazione alla carica o alla funzione che i tre ricoprivano all’epoca della tragedia, e in ogni caso non è detto che, visto che siamo in una fase intermedia, la loro posizione processuale non registri successivamente l’archiviazione o il proscioglimento in udienza preliminare.

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