“Ho avviato una raccolta di firme per chiedere l’assegnazione di un Santo a cui votarci e a cui dedicare un’edicola , al rione Mangialupi.”- Lo dice quasi seriamente il consigliere della III circoscrizione, Raimondo Burrascano, il quale spiega: nel nostro quartiere, per avere un minimo di pulizia e di scerbatura, deve esserci almeno una festa patronale. A Mangialupi, quindi, siamo destinati a vivere tra i rifiuti e le erbacce. Fa ridere e piangere questa riflessione amara, come amaro è constatare in che condizioni versa l’intera circoscrizione, da Camaro a Bordonaro, da Cumia a Fondo Fucile, da Valle degli Angeli a Gazzi. Un’area che conta 60mila residenti, dove gli operatori ecologici si vedono ogni tanto e gli addetti alla scerbatura una settimana ogni cinque. Per non parlare della potatura degli alberi, non effettuata da anni, al punto che i rami si infilano dentro gli appartamenti. Stamattina, capitanati dal presidente Natale Cucè, i vari consiglieri della terza circoscrizione hanno esposto le criticità delle diverse zone di riferimento, dove ci hanno messo la faccia, dove sono stati eletti e dove devono dare risposte. Ancora non capisco quale sia il mio ruolo – ha detto il consigliere Nunzio Signorino- se non riesco ad avere un interlocuzione diretta con l’amministrazione comunale, con il dipartimento, con Messinambiente o l’Ato 3. Il quartiere è sporco- hanno confermato tutti- la vegetazione incolta cresce dovunque, il viale Gazzi, porta della città per chi arriva dall’autostrada per raggiungere il policlinico, è una vergogna, le erbacce crescono ad altezza uomo sullo spartitraffico, sui marciapiedi. Ci siamo sentiti rispondere- e sembra una barzelletta- che l’operatore ecologico era allergico alla paretaria, quando gli abbiamo chiesto se potesse intervenire. E gli unici due assegnati al quartiere sono stati dirottati a Taormina e mai sostituiti. Cucè assicura che, per esempio, le condizioni dello spartitraffico di via
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