La ex Sanderson da luogo ormai simbolo di degrado e abbandono a Industria Creativa. Lo stimolo arriva da quella che era una tesi di laurea e oggi invece è diventato un vero progetto realizzato dal presidente di Piattaforma Creativa e componente dell’Aipa, l’Associazione Italiana Patrimonio Archeologico Industriale, Davide Rizzo, che, ieri sera nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Gaetano Martino di Tremestieri, ha spiegato quale potrebbe essere il futuro dell’immensa area inutilizzata da quasi 30 anni e come sarebbe possibile attrarre risorse dei fondi strutturali europei. Ci sarebbe spazio per musei di arte moderna e archeologia industriale, per un centro delle scienze, una bibliolibreria, un incubatore d’impresa socio culturale, un’officina d’innovazione turistica, manifatturiera e artigianale, e spazi teatrali, editoriali e radiotelevisivi. Concretezza però è stata invocata dall’assessore comunale all’Urbanistica Sergio De Cola, il quale ha spiegato che prima di andare a cercare i finanziamenti, bisogna capire cosa si voglia davvero realizzare nel grande sito della zona sud. Questo può farlo un gruppo “di ragionamento”- lo ha definito proprio così- prima di bandire spesso inutili concorsi di idee. Il sindaco Renato Accorinti si è impegnato a convocare una conferenza dei servizi, fra l’altro sollecitata dal consigliere comunale Udc Franco Mondello, che, da vicesindaco di Buzzanca e assessore al Patrimonio, aveva avviato una parziale bonifica per la rimozione dell’eternit dai capannoni dismessi dell’ex industria di trasformazione agrumaria. L’ex segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli ha aggiunto che il Comune dovrebbe avviare un procedimento formale per insediare un tavolo tecnico con L’Esa , proprietario del terreno, e
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