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Agenzia delle Entrate, l'allarme dell'USB

In provincia di Messina, piuttosto che aprire nuove attività e creare servizi, si continua a smantellare. Vincenzo Capomolla, delegato dell’ Unione Sindacale di Base si rivolge al prefetto Stefano Trotta, ma annuncia anche battaglia per impedire la chiusura delle sedi di Milazzo, Patti e Taormina dell’Agenzia delle Entrate. Alla faccia della lotta all’evasione fiscale – commenta- con un’organizzazione che chiude ed abbandona il territorio e le imposte che continuano a gravare per oltre l’80% su lavoratori dipendenti e pensionati. Chi dovrà rivolgersi al Fisco dovrà o venire a Messina o cercare un altro ufficio in altre città della Sicilia o, ancora, pagare un professionista o un operatore che curi i suoi interessi, L’Usb cerca di capire quali siano le ragioni delle chiusura e per esempio per la sede di Milazzo, dopo qualche decennio pare si sia scoperto che non è a norma. In genere – scrive Capomolla- si trovano scuse come i tagli di spesa, ma non sarebbe questo il caso, visto che l’Agenzia, da quasi 20 anni, paga decine di milioni di euro per canoni d’affitto, e chiude sedi che incidono solo per qualche decina di migliaia. Al prefetto il sindacato chiede un incontro ed un intervento ufficiale e agli ordini professionali di programmare assemblee con il personale, perché la questione non riguarda solo il fisco ed i lavoratori, ma l’intero territorio. Il mese scorso dell’argomento si era occupata la quinta commissione dell’Ars presieduta dal deputato messinese dei DR Marcello Greco che aveva anche invitato il direttore regionale dell’Agenzia Antonino Gentile. In quell’occasione era emerso che due anni fa, la stessa Agenzia, aveva pubblicato un bando per ricercare nuovi locali a Milazzo e aveva trovato offerte interessanti. Ma il fatto che poi la trattativa non sia stata portata avanti darebbe il senso di una decisione ormai presa. 

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