La Waterpolo Despar Messina perde 8-6 ad Imperia gara uno della semifinale play-off scudetto e adesso punta sul fattore campo per riequilibrare la serie. Partita combattuta, anche con colpi proibiti, e ricca di colpi di scena quella della “ Cascione”. Alla fine la spuntano le padroni di casa, brave a gestire il vantaggio accumulato nelle prime tre frazioni. Alla squadra peloritana rimane, invece, il rammarico per una buona prestazione, non sufficiente, tuttavia, per uscire indenne dal match. Ora tutte le speranze della Waterpolo Despar Messina sono riposte in gara due che si giocherà, mercoledì prossimo alle 14.30, alla piscina Cappuccini. Vincendo, le peloritane rimanderebbero il verdetto definitivo alla “bella” , in programma, ancora ad Imperia, sabato 9 maggio. Riguardo alla partita odierna, la società del presidente Felice Genovese ha presentato ricorso ( rigettato dal giudice sportivo )perché il tabellone della piscina ligure era rotto, un imprevisto intollerabile alla vigilia di un match così importante. Si è giocato con una lavagnetta, come se fosse un match amatoriale. La comunicazione del guasto fatta dagli arbitri è, peraltro, arrivata solo a ridosso del fischio d’incontro. Imperia, quindi, vince in vasca ma per il resto è meglio stendere un velo pietoso. A far discutere è anche l’espulsione per gioco violento dell’esperta Casanova, non sanzionata come brutalità nonostante ci fossero tutti gli estremi.
CRONACA- La Waterpolo Despar Messina parte bene con Garibotti ma la risposta ligure è letale. La squadra ligure segna quattro volte consecutivamente. Ancora Garibotti tiene a galla le sue compagne alla fine della frazione. Nella seconda Imperia va avanti di quattro lunghezze con Amoretti ed Emmolo. L’olandese Sevenich va in gol e tiene in partita la Waterpolo Despar Messina che, però, deve fare i conti con una situazione disciplinare pesante. E, infatti, dopo l’intervallo lungo perde per tre falli il capitano Bosurgi e le liguri vincono anche il terzo parziale per 2-1. Nell’ultimo tempo, la Waterpolo Despar Messina produce il massimo sforzo per tentare il miracoloso recupero che, però, riesce a metà con le reti di Sevenich e Radicchi. L’esperta Casanova viene espulsa dopo aver colpito con un calcio un avversaria. Per gli arbitri, a sorpresa, non è, però, brutalità. Nel finale vanno fuori per tre falli anche Gitto e Garibotti ed Imperia può gioire, anche con il tabellone rotto.
COMMENTI: Il tecnico Maurizio Mirarchi accetta il verdetto anche se non è totalmente soddisfatto: “ L’arbitraggio è stato indecifrabile e l’organizzazione pessima. Vedere segnati i gol in una lavagnetta, senza un riferimento, è stata una cosa tristissima. L’espulsione di Casanova andava sanzionata diversamente, è mancato il coraggio di assumere una decisione importante. Avremmo avuto un rigore a favore e giocato quattro minuti con l’uomo in più. Non parliamo di lana caprina ma di fatti sostanziali. Purtroppo non abbiamo sfruttato alcune superiorità e siamo rientrati in partita troppo tardi. Faremo tesoro degli errori e proveremo a ribaltare tutto mercoledì prossimo. La serie rimane aperta ”.
TABELLINO IMPERIA- WATERPOLO DESPAR MESSINA 8-6 ( 4-2, 2-1, 2-1, 0-2)
Imperia: Gorlero, Ralat, Borriello, Tedesco, Stieber, Casanova, Pomeri 3, Motta 2, Emmolo 1, Bencardino, Drocco, Amoretti 2, Solaini. All. Capanna.
Despar Messina: Sparano, Apilongo, Gitto 1, Starace, Morvillo, Radicchi 1, Garibotti 2, Sevenich 2, Aiello, Avola, Bosurgi 3, Laganà. All. Mirarchi.
Arbitri:Colombo e Pascucci. Commissario: Salino. Sup. num.: Imperia 5/14 + 1 rigore, Messina 2/11. Note: espulsa nel quarto tempo per gioco violento Casanova (I). Uscite per limite di fallo nel terzo tempo Bosurgi (M) e Drocco (I), nel quarto tempo Gitto e Garibotti (M).