Messina

Sabato 27 Aprile 2024

Al Palantonello anche la cultura del bivacco

C’è un ragazzo seduto su un paio di coperte. Beve e si riposa in questo angolo protetto in pieno centro città. Ha le spalle appoggiate a un vetro. Basta poco per capire che non è un luogo qualunque. Il vetro è quello di una delle sale del PalaCultura. Divenuto, incredibilmente, un piccolo accampamento notturno per diverse persone. Le tante coperte buttate a terra, i cuscini per la notte, rendono l’idea di quanta gente abbia trasformato questo spazio del Palazzo in un bivacco per la notte. Senza che nessuno abbia detto nulla. Le telecamere di sorveglianza sono puntate sugli angoli giusti. Raccontano immagini sorprendenti. Raccontano la triste realtà di queste persone che evidentemente non hanno altro posto per passare la notte. La loro drammatica situazione meriterebbe maggiore attenzione, ma questo palazzo anche. È un simbolo della città, è un luogo istituzionale. Fa ancora più effetto vedere questo bivacco proprio nelle ore in cui all’interno del palaCultura c’è un convegno sulle prospettive di sviluppo della città. Una città che per provare a risolvere il problema ha anche creato un rifugio destinato proprio ai senzatetto. Ciò nonostante, le situazioni di questo tipo sono tantissime. Paradossale quella dell’Università, dove dopo l’intervento della scorsa settimana, la situazione è tornata la stessa. C’è un uomo che ha ormai trasformato una delle aiuole nella sua casa. Allontanato, c’è tornato. Bisognerebbe capire perché preferisce stare lì piuttosto che nella casa di Vincenzo. E poi decidere cosa fare per convincerlo ad andarci. Perché oggettivamente vedere immagini così nei luoghi simbolo della città non è bello. L’alternativa c’è. Per qualche strana ragione, c’è chi si comporta ancora come se non ci fosse. 

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