Messina

Lunedì 25 Novembre 2024

Armi, poche le regolarizzazioni in città

Entro il 4 maggio prossimo chi detiene armi in casa anche solo per esposizione, dai fucili alle spade, dalle pistole alle baionette, deve presentare il certificato medico di idoneità psicofisica alla detenzione. Tutto questo in seguito all’emanazione di un apposito decreto legislativo relativo al controllo dell’acquisizione e delle detenzioni di armi.

La certificazione dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure da patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere. In realtà però questo non è l’unico certificato da produrre. Per avere l’idoneità, che sarà rilasciata dagli uffici di medicina legale che si trovano a Pistunina e all’ex Margherita, per poi avere lo sta bene della Questura, bisognerà allegare una serie di esami. Ad iniziare da quello anamnestico rilasciato dal medico di base che dovrà anche richiedere gli esami per l’alcol test ed il drag test, (esami del sangue e delle urine) specifici per sapere se il soggetto fa uso di droga o di alcol, a questo bisogna aggiungere la visita specialistica psichiatrica, costo circa 48 euro, presso una struttura pubblica che, a differenza di altre province, non prevede a Messina la visita rilasciata da un medico militare. Dopo aver raccolto questa documentazione è il momento del versamento di 25 euro per la detenzione. In tutto un centinaio di euro, attese, file, appuntamenti e visite. Finora a Messina una trentina di persone ha rinunciato a questa trafila e ha lasciato le proprie armi in questura. E dei circa duemila possessori di armi meno di un centinaio ha già proceduto a regolarizzare la posizione. Le persone che entro la data di scadenza non avranno provveduto a consegnare il certificato entro il 4 maggio, riceveranno una diffida per la presentazione del certificato stesso. Se nei successivi 30 giorni la certificazione non sarà presentata, sarà avviato il procedimento finalizzato al divieto di detenzione. Le informazioni sul sito della polizia di Stato.

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