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Messina versione trasferta per Benevento

Con qualche pareggio in meno il Messina avrebbe giocato al “ Vigorito”  con un altro spirito perché la salvezza diretta sarebbe stata possibile anche in considerazione del cammino, non proprio da lepre, della Paganese, la formazione che sopravanza i peloritani di 5 punti. Invece, la realtà impone altre riflessioni. E’ vero ci sono ancora i margini affinché il Messina possa rimettersi in corsa, ma l’unica possibilità è legata ad un eventuale vittoria a Benevento e un exploit finale, difficilmente pronosticabile per una formazione capace di vincere solo cinque volte, due delle quali contro l’ultima in classifica, in 35 gare. E anche un successo, tuttavia, potrebbe non bastare. Insomma i play-out, da tempo, sono più di un’ipotesi. Anche i padroni di casa non sprizzano felicità, avendo, con la sconfitta di Matera, abdicato nella corsa promozione a favore della Salernitana, avanti cinque lunghezze e con il vantaggio nello scontro diretto. Come per il Messina solo l’aritmetica tiene in vita le speranze dei campani. Il patron Oreste Vigorito, però, vuole a tutti i costi la B, anche ai play-off, e per questo motivo ha allontanato il tecnico Brini affidandosi alla coppia del settore giovanile Cinelli/Landaida. Insomma il Benevento avrà motivazioni che andranno al di là della classifica. Il Messina, che ha lasciato a casa Rullo, Bonanno e Spiridonovic, si dovrebbe presentare con l’assetto da trasferta, quello che, in pratica, consente maggiore copertura alla difesa. Izzillo dovrebbe pertanto ritornare a giocare dietro l’unica punta Orlando mentre Corona, almeno inizialmente, è destinato alla panchina. Per il resto si va verso la conferma della squadra impiegata con maggiore continuità dal tecnico Di Costanzo. 

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