Continua senza soste l’arrivo di Migranti sulle coste siciliane. Stamattina a Messina si è registrato il terzo sbarco in una settimana. 453 persone di nazionalità siriana, etiope ed eritrea sbarcati al molo Marconi dalla Nave della Marina Militare, “Driade”. E subito è scattata l’ormai consueta trafila di assistenza e prima accoglienza coordinata dalla Prefettura. Anche oggi solite scene. A bordo della Driade c’erano 50 minori, fra cui dieci bambini ma anche due donne incinte alla 38° settimana di gravidanza che sono state trasportate in ospedale. Le loro condizioni sono apparse buone nonostante la lunga traversata e le difficoltà incontrate. Sul molo Marconi il personale sanitario dell’Ufficio disanità marittima, area e di frontiera, della Croce rossa e dell’ASP Messina e poi le Forze di Polizia, gli addetti del Comune e della Protezione Civile Regionale ed il prezioso contributo dei volontari.
Operazioni lunghe e laboriose per identificare i migranti e valutarne lo stato di salute. Per fortuna non sono state rilevate situazioni particolarmente critiche. I profughi sono poi stati trasferiti in gran parte al Palanebiolo ed alla caserma Gasparro di Bisconte. Altri raggiungeranno strutture della provincia ma solo pochi resteranno a Messina. In maggior parte, saranno avviati, su disposizione del Ministero dell’Interno, verso strutture temporanee di accoglienza del Centro Nord. Con lo sbarco di oggi salgono a quasi ottocento i migranti giunti in città nell’arco di una settimana. Un numero altissimo che ha rischiato di mandare al collasso le strutture di accoglienza compreso l’ex Ipab Scandurra dove sono ospitati i minori e che ha raggiunto quasi il limite della capienza. Una situazione che rischia di degenerare se si considera che sulle coste libiche quasi un milione di disperati è pronto a salpare verso la Sicilia.
Caricamento commenti
Commenta la notizia