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Migliora il buttafuori, si indaga sulla sfera privata

Sta meglio e non è stato nemmeno sottoposto ad intervento chirurgico il buttafuori 39enne Pietro Raffa.  L’uomo è ricoverato nel reparto di Chirurgia del Policlinico dove lo hanno già sentito i Carabinieri della compagnia Messina sud. Raffa ha raccontato dettagliatamente i momenti dell’agguato ma non ha potuto fornire particolari utili alle indagini. I due malviventi, che lo hanno atteso sotto casa alla palazzina IACP di via Taormina, hanno agito indossando caschi da motociclisti e non ha potuto riconoscerli. Neanche le telecamere di videosorveglianza di una vicina rivendita di tabacchi e della caserma Di Maio della Polizia Municipale hanno potuto contribuire granchè alle indagini. La scena è stata interamente ripresa ma è impossibile risalire all’identità dei due malviventi. Pietro Raffa finito il turno  di lavoro in una nota discoteca del centro stava tornando a casa. Dopo aver parcheggiato l’auto si è diretto verso il portone della palazzina IACP e proprio in quel momento si è accorto della presenza dei due giovani, armati di pistola che indossavano i caschi. Il buttafuori ha pensato ad una rapina ma è stato un attimo. Uno dei due malviventi ha sparato alcuni colpi di pistola calibro 38 che hanno lasciato per terra un paio di ogive. Raffa è stato raggiunto da un proiettile alla gamba sinistra e si è accasciato per terra mentre i due sconosciuti sono fuggiti a bordo di uno scooter. L’uomo si è recato da solo al vicino pronto soccorso del Policlinico dove sono stati allertati i Carabinieri.  Sul movente si seguono al momento due piste: quella della lite sul posto di lavoro, magari per aver impedito a qualcuno l’accesso in discoteca, e quella privata legati a fatti personali. Pietro Raffa è incensurato e non ha mai avuto problemi con la giustizia. Gli investigatori stanno sentendo parenti, amici e colleghi per cercare indizi utili alle indagini.

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