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Palazzo Zanca stringe per i poteri speciali

La Pasqua di certo aiuterà tutti  a stemperare i toni, a resettare i giorni di tensioni e magari a vedere con positività anche la prossima di settimana, quella della fase due.

Una volta ultimate alcune verifiche di ordine preventivo sulla documentazione, verranno aperte le tre buste che sono arrivate all’Autorità Portuale per il dragaggio dell’altra metà del porto a sud. Poi ci vorranno 6 o sette giorni lavorativi per effettuare l’escavo. Realisticamente a metà aprile le navi potrebbero tornare a viaggiare da Tremestieri. Nel frattempo però dovrebbe anche essere aperta l’unica busta arrivata per la gara della gestione degli stessi approdi. Aspettano con ansia i 36 lavoratori della Terminal Tremestieri, che confidano nella clausola sociale inserita in quel bando. Godranno di una via preferenziale nella scelta degli operatori che sarà necessario occupare per garantire un servizio h24 per i prossimi sei anni.

Ma sulla vicenda insabbiamento e dragaggio è arrivata anche la risposta del Prefetto. A chiederne l’intervento erano stati sia il Sindaco che l’Autorità Portuale, ma sostanzialmente quando i rapporti erano più tesi. Adesso Stefano Trotta, non rinuncia a convocare il tavolo, ma alla luce degli sviluppi delle ultime 48 ore preferisce aspettare l’evolversi della situazione, anche fino all’esito dello studio della DHI che creerà un modello attraverso cui scegliere la migliore soluzione possibile per evitare nuovi lunghi stop.

Sempre la prossima settimana la Coedmar consegnerà il progetto definitivo per il nuovo porto di Tremestieri ed a quel punto c’è da attendersi un vero e proprio ultimatum da parte dell’azienda veneta per la firma del contratto. Da Palazzo Zanca trapela un qual certo ottimismo per l’ottenimento dei poteri speciali che serviranno a snellire la proceduta per il varo della più grande opera pubblica mai costruita in città in epoca recente. Il Sindaco Accorinti volerà a Roma per incontrare Graziano Delrio, il neo ministro dei trasporti. Il braccio destro di Renzi, è in linea di principio contrario ai poteri speciali, ma Messina ha il vantaggio che Delrio conosce molto bene la situazione di un porto che è nato già attraverso una procedura straordinaria e che può solo finire allo stesso modo, pena un insabbiamento che non farebbe prigionieri.

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