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Anniversario della U.E.
atteso Mattarella

4 giorni per i 60 anni della Conferenza di Messina. Quello spirito ancora viene evocato quando l’Europa balbetta o non trova slancio. La nostra città fu la culla dell’attuale Unione Europea. In quel giugno del 1955, dopo due giorni a  Taormina in cui, i ministri degli esteri di Olanda , Francia, Lussemburgo, Germania e Belgio non trovarono alcun accordo, il tre giugno scoppiò l’intesa che poi sfociò nell’Euratom e , due anni dopo,  nel Trattato di Roma.

Il comune di Messina per il prossimo giugno ha organizzato una 4 giorni che vogliono riportare Messina al centro non solo dell’Europa ma anche del Mediterraneo. 60 anni dopo arriveranno – gli inviti sono già partiti e alcune conferme sono già arrivate –gli ambasciatori in Italia degli attuali 27 paesi che compongono l’unione europea e altri 13 che verranno dalle aree africane e asiatiche del Mediterraneo.

Ma l’ospite d’onore in realtà dovrebbe essere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello stato non solo è stato invitato ma dal Quirinale è arrivata anche una disponibilità di massima per il 3 giugno, festa patronale in città. La conferma arriverà entro il mese ma il valore assoluto dell’iniziativa giustifica la presenza del primo presidente siciliano della repubblica in città. Dovrebbe arrivare per i 60 anni della conferenza d Messina anche l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Sempre il tre giugno il programma prevede due momenti simbolici. Uno a Palazzo Zanca dove saranno issati i vessilli degli stati che nel frattempo sono entrati nell’unione Europea. Nel corso del pomeriggio, dopo l’incontro al Vittorio Emanuele dove dovrebbe esserci Mattarella, i 40 ambasciatori si sposteranno a Capo Peloro dove saranno piantati altrettanti ulivi a simboleggiare un rinnovo di quel patto, questa volta allargato anche alla sponda non europea dell’unione. Nei successivi tre giorni, all’Università e al Palacultura saranno approfonditi i temi dei conflitti e delle tensioni, poi quello delle mutazioni climatiche e quindi quello della gestione dei flussi migratori.    

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