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Approdo a sud
Accorinti e Ferlisi
scrivono all'authority

Si innescano anche vicende apparentemente esuli dal vero problema che è rappresentato dall’insabbiamento dell’approdo a sud e dal conseguente passaggio dei mezzi pesanti dalle strade del centro città. Ma solo apparentemente. E così stamani, quasi come uno scambio di cortesie, è stato il comandante della Polizia municipale Ferlisi a scrivere al presidente dell’Autorità portuale De Simone. Così come quest’ultimo aveva fatto il 22 dicembre scorso a parti invertite. In quella occasione, con il porto chiuso già da un mese e mezzo, De Simone chiedeva a Ferlisi, in attesa del ripristino della navigazione, la predisposizione del maggior numero di pattuglie sulla viabilità di accesso ed in prossimità degli approdi cittadini. Adesso, con il bacino di Tremestieri chiuso da 37 giorni, e con i mezzi pesanti che continuano a scorrazzare in città, Ferlisi scrive a De Simone per chiedergli di predisporre con immediatezza le nuove operazioni di dragaggio in modo da scongiurare rischi per la sicurezza stradale e pedonale dei cittadini alimentati dal passaggio dei tir. Come è noto, il presidente De Simone ha recentemente manifestato l’intenzione di bloccare le operazioni di dragaggio in attesa di uno studio sulle cause di insabbiamento e dopo aver speso 600 mila euro solo negli ultimi tre mesi, a cavallo tra autunno e inverno, per la pulizia dei fondali, con una resa, in termini di fruizione integrale dell’approdi, di appena 24 giorni su 145. Ma nella stessa lettera che stamani ha scritto a De Simone, Ferlisi tiene a manifestare la sua intenzione di ricandidarsi proprio alla poltrona da lui attualmente occupata e che nel 2012 sfiorò dopo il gradimento dell’allora ministro dei trasporti Corrado Passera e il veto dell’allora presidente della regione Raffaele Lombardo. E lo fa tra le righe dell’esortazione indirizzata a De Simone, con le quali gli chiede di continuare a governare l’Authority nell’interesse esclusivo dell’intera cittadinanza messinese.

Incontro informale stamani a Palazzo Zanca tra l’assessore alle politiche del mare Pino e il segretario generale dell’Autorità portuale. L’amministrazione si appresta a chiedere ufficialmente all’ente di predisporre le operazioni necessarie per rendere fruibile, anche parzialmente, il porto di Tremestieri chiuso ormai da oltre 5 settimane. Domani saranno a Messina rappresentanti dell’impresa Coedmar, vincitrice dell’appalto per la costruzione del nuovo porto di Tremestieri. Nell’ambito di questa mega opera, si potrebbe trovare una soluzione agli attuali problemi di insabbiamento del bacino di emergenza. La Coedmar, infatti, si offre di dragare subito 135 mila metri cubi di materiale e di realizzare altre opere finalizzate all’utilizzo dell’approdo  in attesa della costruzione di quello definitivo. Alla base, però, l’ipotesi di un anticipo sull’appalto da 80 milioni di euro che l’impresa Coedmar chiederà all’amministrazione comunale.    

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