L’ordinanza di proroga sarà firmata domani dal sindaco Renato Accorinti. Messinambiente potrà continuare a raccogliere e a smaltire i rifiuti del comune di Messina fino al 30 giugno, data entro la quale dovrebbe nascere la tanto attesa nuova società che manderebbe in soffitta la partecipata. Contemporaneamente però, la vera emergenza rifiuti la deve scongiurare il presidente della Regione Rosario Crocetta che deve, a sua volta, firmare (anche in questo caso entro martedì) l’ennesimo rinvio della chiusura della discarica di Motta Sant’Antastasia che accoglie l’immondizia nostrana da quando la magistratura, nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria, ha posto i sigilli all’impianto di Mazzarrà S. Andrea. Ma i nodi torneranno tutti al pettine dal primo luglio quando anche gli Ato cesseranno la loro attività, e i dipendenti saranno messi in mobilità. Alla stessa data dovrà diventare operativa la SRR Messina-Area Metropolitana, la società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, rimasta senza presidente dal momento in cui è decaduta da sindaco di Barcellona Maria Teresa Collica. Fino a nuove elezioni del direttivo, il suo incarico sarà ricoperto dal vicepresidente che è il sindaco di Messina Renato Accorinti. Nel frattempo, Messinambiente dovrebbe far partire i nuovi servizi annunciati nelle scorse settimane. Dal 13 aprile il nuovo sistema di raccolta porta a porta nel I e VI quartiere, nei due lembi estremi del territorio comunale. I rifiuti dovranno essere lasciati fuori dalle abitazioni dalle 22 alle 6 del mattino ed il prelievo seguirà un calendario di raccolta che prevede tre ritiri settimanali dell’organico, uno di plastica e lattine e, a settimane alterne, uno del vetro ed uno di carta e cartone. Gli abitanti coinvolti in questa prima fase saranno circa 12 mila e 300 le utenze non domestiche. Entro la primavera sarà avviata anche la raccolta differenziata nei mercati cittadini. In alcuni è stata già attivata una collaborazione per attuare un progetto ministeriale che prevede la trasformazione in cibo per animali degli scarti organici dell’ ortofrutticolo. Tutto questo però all’ombra dell’evoluzione della vicenda del licenziamento in tronco, da parte del liquidatore Alessio Ciacci, dell’ing. Natale Cucè da Direttore Tecnico e da Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione per la sicurezza dei lavoratori. L’assessore all’igiene cittadina Daniele Ialacqua attende il ritorno dell’amministratore dalla Toscana per avere spiegazioni sulle ragioni che hanno provocato l’inaspettata decisione, contro la quale l’ex dirigente ha già annunciato di volersi appellare all’autorità giudiziaria. Il presidente della I commissione consiliare Bilancio e Partecipate, Nicola Cucinotta, in un’interrogazione inviata stamattina, chiede urgentemente all’amministrazione comunale, nel nome della trasparenza, spiegazioni sui fatti e sulle cause e soprattutto su quali conseguenze potrebbero ricadere sulle casse della società partecipata e quindi del comune di Messina. Il timore è quello di un possibile risarcimento e quindi di un danno erariale. Inoltre Cucinotta vuole conoscere il costo e la legittimità del contratto sottoscritto con un società di vigilanza che piantonerebbe da venerdì scorso l’ufficio dell’ex dirigente chiuso a chiave e sigillato con un lucchetto. E l’alone di mistero su quello che dovrebbe essere invece un atto di interesse pubblico si fa sempre più fitto.
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