L’astensione dal lavoro è stata indetta solo dal Sindacato OrSA i cui affiliati si fermeranno dalla 9 alle 17 di domani. Cgil, Cisl, Uil, Fast e Ugl che in un primo momento avevano proclamato lo sciopero hanno comunque confermato la mobilitazione in riva allo Stretto. Un’assemblea-dibattito con tutti i ferrovieri siciliani e i lavoratori dell’indotto si terrà domattina alle 10.30 nell’auditorium del palazzo della cultura dove interverranno i segretari confederali e le istituzioni regionali. “La continuità territoriale un diritto per i siciliani per il miglioramento dei servizi dell'area dello stretto” il titolo della manifestazione.
Le sigle confederali, rimaste evidentemente soddisfatte dall’annuncio di Ferrovie dello Stato di lasciare invariate le corse dei treni a lunga percorrenza per il 2015, continuano a chiedere un contratto di servizio regionale moderno ed efficiente per lo sviluppo del traffico merci su ferro. Di altro tenore la protesta del sindacato Orsa che, invece, ha voluto confermare l’astensione dal lavoro dei propri iscritti. Al sindacato non è bastato aver ottenuto dopo la mobilitazione del 14 febbraio lo stop, ritenuto temporaneo, dei progetti di dismissione. L’Orsa ha anche deciso di manifestare in altra sede rispetto alle altre sigle. L’incontro organizzato con il Movimento ilferribottenonsitocca è programmato per le 9.30 nel salone delle bandiere di Palazzo Zanca. In questa assemblea, si legge in una nota, si getteranno le basi e le proposte per una grande manifestazione delle regioni Sicilia e Calabria per chiedere a gran voce il rilancio del trasporto ferroviario sullo Stretto e nell'isola. Per quanto riguarda lo sciopero di domani, sono garantiti i treni che già dall’alba effettuano le corse tra i capoluoghi della Sicilia in modo da garantire ai pendolari di poter raggiungere le sedi di lavoro. Soppressi, invece, gli intercity del mattino tra l’isola e Roma, mentre quelli in partenza dalla Capitale per