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Tasse universitarie, la proroga ci sarà

La proroga ci sarà. Il punto d’incontro tra i vertici dell’Ateneo peloritano e i rappresentanti delle associazioni universitarie è stato raggiunto ieri, in serata, dopo un lungo e sereno confronto con il Rettore Pietro Navarra e il direttore generale Francesco De Domenico convocato per discutere sugli aumenti, arrivati fino al 30%, delle tasse universitarie derivanti dal passaggio dal vecchio modello ICER, basato sull’autocertificazione, al modello ISEE/ISEEU, a partire dall’anno accademico 2014/2015. Il Magnifico ha mostrato subito massima apertura, accettando di ricevere gli esponenti di tutte le associazioni (non soltanto una delegazione di cinque come precedentemente concordato), dando il via a un vero e proprio dibattito con decine di ragazzi che ha preso il via intorno alle 17.30 in aula Senato e si è concluso alle 19. «Gli aumenti mettono troppe famiglie in difficoltà –ha evidenziato Francesco Torre esponente dell’associazione Atreju e componente del Senato accademico – anche della cosiddetta classe media. Siamo d’accordo sull’utilizzo di metodi che assicurino un’efficace lotta all’evasione, ma non si può rischiare di svantaggiare gli studenti onesti». La delibera con cui, nelle sedute del 29 e 30 aprile 2014, il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione hanno approvato la proposta della Commissione tasse inerente il passaggio al nuovo modello contributivo per il pagamento delle tasse di iscrizione fu dovuta proprio alla volontà di ottimizzare il controllo e di ostacolare i soliti “furbetti” (l’evasione in passato arrivò al 30% circa), ma l’arrivo dei primi bollettini ha fatto scattare il caos e ha portato gli studenti a minacciare proteste immediate, evitate solo grazie alla massima disponibilità immediatamente mostrata dell’Università.

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