Ci sono anche un senatore ed un deputato regionale fra le 20 persone che il 19 maggio dovranno comparire davanti al giudice del tribunale di Patti nell’udienza preliminare dell’operazione Camelot riguardanti le modalità di assegnazione degli appalti pubblici a S.Agata Militello. Si tratta del senatore dell’NCD Bruno Mancuso e del sindaco di Rocca di Caprileone e deputato regionale di Forza Italia Bernardette Grasso. A Chiedere il rinvio a giudizio dei 20 imputati il sostituto procuratore Rosanna Casabona che ha coordinato le indagini su appalti sospetti per oltre 100 milioni di euro aggiudicati fra il 2011 ed il 2012. L’inchiesta culminò il 15 febbraio dell’anno scorso con otto arresti eseguiti dalla Polizia. Pesanti le accuse contestate a vario titolo. Si va dall’associazione a delinquere, turbativa dei pubblici incanti, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Nel lungo elenco di indagati per i quali la Procura di Patti ha chiesto il processo figurano anche tre componenti dell’ufficio tecnico di S.Agata MIlitello, Giuseppe Contiguglia, Antonino Naso e Calogero Silla che erano finiti ai domiciliari e diversi tecnici. Secondo l’accusa a S.Agata Militello giungevano consistenti finanziamenti regionali che venivano gestiti da un presunto comitato d’affari al cui vertice, secondo l’accusa, vi sarebbe stato il senatore Bruno Mancuso già sindaco di S.Agata Militello fra il 2004 ed il 2013. numerosi i lavori monitorati dagli inquirenti a cominciare dalla scuola elementare Capuana, la realizzazione dell’elisuperficie, il completamento della casa per anziani e la riqualificazione della villa Falcone Borsellino e del Museo dei Nebrodi.
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