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Luciano Scaffa
scomparso a 85 anni

di Franco Cicero

Cristallina figura di intellettuale cattolico, Luciano Scaffa si è spento martedì nella sua casa romana pochi giorni prima di compiere 85 anni. Nato a Messina il 14 marzo 1930, Scaffa è stato protagonista – come dirigente e come sceneggiatore – degli anni d’oro della Rai, intendendo sempre la televisione come potente mezzo di comunicazione di valori e di conoscenza.

Estremamente attento agli spettatori più piccoli, nell’età della formazione, Scaffa è stato coerente sostenitore della funzione educativa – e soprattutto etica – dello strumento televisivo. Lo ha dimostrato da dirigente di Raiuno, nella sua qualità di responsabile di programmi che hanno fatto la storia della “Tv dei ragazzi”: a partire dal proverbiale “Zecchino d’oro” fino a “Pista”, “Tre, due, uno… contatto!” (nel quale fu inserito il debutto italiano del cartoon “Mazinga Z”), “Big”, “La Banda dello Zecchino”.

Scaffa fu tra i promotori della lodata “Odissea” di Franco Rossi e dell’arrivo in Rai del serial “Happy days”. Fu inoltre tra i più solerti sostenitori del valore divulgativo dei cartoni animati, anche per storie e tematiche complesse. Grazie a lui, pure nel ruolo di sceneggiatore, Raiuno ha realizzato importanti serie animate come “In principio…”, storie dalla Bibbia, “Gesù, un regno senza confini”, il Gospel raccontato ai bambini, “Davide re”, “Nel nome di Gesù”, “Frate Foco”, vita e buone azioni di Francesco d’Assisi, “Il popolo di Dio”. E per il cinema ha curato la sceneggiatura dei film d’animazione “Padre Pio” e “Bentornato Pinocchio”.

Particolarmente rilevante fu la collaborazione di Scaffa col maestro del cinema Roberto Rossellini. Scaffa sostenne con entusiasmo - e con acuta capacità di anticipare i tempi - l’idea di affidare al grande regista sceneggiati televisivi su momenti storici e personalità cruciali per l’evoluzione dell’intera umanità.

Dal 1969 al 1974 sono così approdati sul teleschermo titoli come: “Gli Atti degli Apostoli”, “Blaise Pascal”, “Agostino d’Ippona”, “L’età di Cosimo de’ Medici”, “Cartesio”. E ancora, nel fecondo rapporto con Rossellini, Scaffa per il cinema firmò la sceneggiatura di “Anno uno” sulla vita di Alcide De Gasperi.

Attivo fino all’ultimo e sempre pronto a sfornare intuizioni per nuovi progetti, Scaffa lascia un segno preciso di come dovrebbe realmente essere inteso il servizio pubblico televisivo e di quanto sia fondamentale l’incessante spirito di apprendimento per una società migliore.

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Ai familiari tutti, e in modo particolare alle sorelle Lydia Magistro e Adelaide Notarstefano col figlio Alessandro, nostro direttore, le condoglianze di Gazzetta del Sud.

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