Per gli avvocati la misura è colma. L’attesa ventennale del secondo Palazzo di Giustizia è divenuta insopportabile e, a un mese circa dal suo insediamento, i nuovi vertici dell’Ordine hanno rotto gli indugi e presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti. Hanno deciso di non indugiare, aspettando l’esito definitivo dell’ultima proposta finita, stavolta, sul tavolo del ministro Pinotti: quella della Caserma Zuccarello. «Nell’ultima riunione del 3 febbraio della Commissione di manutenzione degli Uffici giudiziari dice Vincenzo Ciraolo, neopresidente dell’Ordine degli avvocati di Messina che il giorno dell’elezione della sua “squadra” aveva detto “Questo sarà il Consiglio del nuovo PalaGiustizia”ci era stata data assicurazione da parte del sindaco che sarebbe stata avviata entro il mese l’i n t e r l o c u z i one con il ministero della Difesa per la dismissione dell’area militare. La soluzione di farvi lì il nuovo Palazzo ci trovava d’accordo. Noi, però, non siamo per la politica del rinvio e così, il 4 marzo, il Consiglio che presiedo, all’unanimità ha deliberato di presentare alla Procura Generale della Corte dei Conti un esposto per verificare eventuali responsabilità di ordine contabile per ciò che è accaduto in tutti questi anni. La comunità, per via della mancata costruzione del nuovo PalaGiustizia, ha pagato, sino al 2014, 1,9 milioni annui di fitto passivo».