Squadra in ritiro al S.Filippo per preparare lo scontro diretto con il Melfi. Una vittoria consentirebbe al Messina di agganciare i lucani e di risistemare una classifica che, a suon di sconfitte, sta peggiorando turno dopo turno. Anche a Lamezia, la squadra di Grassadonia ha continuato a mostrare limiti tecnici e caratteriali, insomma, niente di nuovo sotto il sole. E non è bastato neppure affidarsi ad un undici più accorto, votato al contenimento e neppure un gol di vantaggio. Tutti segnali non proprio confortanti che fotografano al meglio la situazione di una squadra che non riesce a rimettersi in carreggiata. Ad un primo tempo in cui il Messina è stato capace di fare la partita, segnando e creando altre situazioni interessanti, ha fatto da contro altare una ripresa senza mordente e ricca di errori, due in particolare che hanno consentito ai calabresi di ribaltare il punteggio. In occasione del pari, Damonte si è lasciato sovrastare da Scarsella, nel gol di Improta che ha deciso il match, Donnarumma è stato saltato con una facilità disarmante, andando molle al tackle sulla fascia. L’aggravante è dettata dai numeri della Vigor Lamezia che nelle precedenti quindici partite aveva vinto solo una volta. Tra gli orrori di giornata anche il doppio cartellino giallo rimediato da Pepe, ancora una volta protagonista in negativo con l’ennesima espulsione stagionale. Contro il Melfi saranno indisponibili per squalifica anche Nigro e Orlando, la cui prodezza non è bastata per ritornare a casa con un punto di fiducia. In compenso contro i lucani torneranno Corona e Altobello. Ma non basterà contare solo sugli uomini, a dieci giornate dalla fine della stagione regolare, serviranno anche risorse mentali che la squadra in questo momento non sembra avere. La risalita del Messina passa, quasi esclusivamente, dalle partite in casa e da alcuni scontri diretti in trasferta. Non è tempo, comunque, di fare distinzioni ma solo punti in classifica, a cominciare da mercoledì.
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