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Campetti Pompei,
i frati li
rivogliono

Sembrava un caso chiuso quello degli storici campetti di Pompei che rischiavano di scomparire. La sentenza del TAR, che ha rigettato il ricorso proposto dalla Provincia di Messina dei Frati Minori e dell’impresa edile che in quell’area avrebbe dovuto realizzare delle palazzine, non ha risolto il problema. Scongiurato il rischio che sparissero gli impianti sportivi, nei quali sono cresciute diverse generazioni di messinesi strappando alla strada centinaia di giovani, ora si presenta un nuovo problema. I Frati Minori Cappuccini, legittimi proprietari dell’area, hanno chiesto che venga liberata dalle strutture dalla Comunità Sportiva Pompei che da circa 40 anni, a seguito di un’apposita convenzione, gestisce un campo di basket ed uno di calcio. Un danno incalcolabile soprattutto per la comunità locale che su quelle strutture sportive ha sempre fatto grande affidamento. Non a caso gli abitanti del quartiere hanno raccolto 1200 firme che sono state inviate all’arcivescovo Calogero La Piana perché intervenga visto che  quei campetti e la Comunità sportiva Pompei in 40 anni hanno rivestito  un ruolo sociale di straordinaria importanza. Per il momento alle richieste della Comunità sportiva Pompei ha fatto eco  solo un assordante silenzio sia della parrocchia, che della provincia dei frati minori cappuccini e per il momento dello stesso arcivescovo. E’ evidente la volontà dei proprietari dell’area di interrompere qualsiasi forma di collaborazione con la società sportiva 

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