Un provvedimento che rischiava di passare sotto silenzio se il consigliere circoscrizionale non avesse acceso nuovamente i riflettori su quello che è stato un suo cavallo di battaglia sin dai tempi della precedente amministrazione. Cioè ripulire e riqualificare un’area che ci si augura presto possa divenire uno degli assi di collegamento tra la nuova via Don Blasco e la tangenziale. In previsione di una grande opera il cui inizio lavori, in base a quanto ha dichiarato il progettista Antonio Rizzo, potrebbe avvenire nel corso della prossima estate, già tre anni fa erano stati abbattuti i primi 10 box. La parte passa del viale Europa, infatti, si congiungerà con una rotatoria che verrà realizzata all’interno di un’area che le ferrovie hanno già ceduto. Solo perché ancora non si è trovata una sistemazione alternativa per le restanti attività commerciali, in gran parte legate all’attività della pesca, che impediscono di radere al suolo gli altri manufatti, si è preso del tempo. Ma martedì scorso, palazzo Zanca, a sorpresa, ha pubblicato il bando di gara per l’assegnazione dell’unico dei box rimasto sfitto. Esattamente il numero 10, quello che chiude il mercatino, lato mare. E, ancora più strano, in concessione decennale, si legge nel bando. Altro aspetto che contrasta con questa decisione, anche l’avviato iter di espropriazione di edifici a ridosso della via Salandra proprio per la realizzazione della nuova arteria parallela alla via La farina. “Il fatto che il Dipartimento proceda con pubblicazione del bando di assegnazione decennale di un box, tra l’altro in condizioni fatiscenti, scrive in una nota il consigliere della terza circoscrizione Santi Interdonato, lascia esterrefatti perché costituisce un atto in totale controtendenza. Il Comune sembra agire per compartimenti stagni, non sussistendo una cabina di regia unica rispetto ad un procedimento di tali dimensioni e rilevanza”.
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