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Vigili in aula
scintille tra
Barrile e Ferlisi

Botta e risposta tra il presidente del consiglio comunale Emilia Barrile e il comandante della Polizia municipale Calogero Ferlisi sull’impiego dei vigili urbani  durante le sedute del civico consesso. Tutto nasce dalla richiesta del presidente Barrile, di 5 agenti in occasione della seduta del 28 febbraio scorso, come previsto dall’articolo 21 del registro del consiglio comunale. Seduta durante la quale si è verificata una violenta lite per sedare la quale è intervenuto, sostiene Barrile, un solo agente assegnato dal corpo di guardia di palazzo Zanca, mentre solo dopo sono intervenuti altri agenti. Pronta la risposta del comandante Ferlisi. In una lettera inviata per conoscenza anche al sindaco Accorinti e all’assessore competente Cacciola, specifica che l’invio del personale può essere garantito solo se riferito in tempo  utile per effettuare l’ordine di servizio. In occasione della seduta del 28  febbraio, Ferlisi scrive che la comunicazione è stata effettuata solo il pomeriggio del 27 e cioè quanto i servizi del personale, per la giornata successiva, erano già stati predisposti.  Nel ribadire che per regolamento 5 vigili vanno destinati alle sedute del consiglio comunale, a partire dalla seduta odierna, Ferlisi non manca di lanciare una stoccatina al presidente Barrile attribuendole una mancanza di rispetto istituzionale verso il comando. La richiesta di 5 agenti, come previsto dal regolamento, scrive il comandante, sembra tuttavia avulsa da un’analisi oggettiva da parte del presidente del civico consesso, sulle condizioni dell’esigua pianta organica attuale della Polizia municipale. Pertanto, il  comandante Ferlisi annuncia che rispetterà l’articolo 21 del consiglio comunale ma che al tempo stesso sarà costretto a sottrarre le cinque unità dai servizi operativi esterni a favore della cittadinanza. 

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