L’anticipazione l’ha data il presidente dell’Autorità portuale Antonio De Simone durante l'ultima puntata di Punto Franco su Rtp. La convocazione non è ancora arrivata ma dovrebbe avvenire nel corso della prossima settimana. La sabbia che rende inutilizzabili gli approdi di emergenza di Tremestieri finirà anche sul tavolo del ministro. Il problema dei problemi che da qualche anno è tornato a provocare disagi in città come ai vecchi tempi, con l’invasione dei tir, arriva a Roma. In attesa che si superino le difficoltà burocratiche che hanno insabbiato anche l’appalto per il nuovo e definitivo porto a sud, si scopre che la salvaguardia di quello di emergenza è fondamentale. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Ci son voluti 5 anni per accendere i riflettori romani su un’opera che dal 2010 è possibile utilizzare al 50 per cento, nel migliore dei casi. Statisticamente sono all’incirca la metà dell’anno i giorni in cui, gli scivoli sono totalmente o parzialmente inservibili. Le ultime due mareggiate poi, sono coincise con insabbiamenti record proprio dopo che per proteggere meglio l’approdo sono stati realizzati lavori durati tre anni e costati oltre 3 milioni di euro. Oltre ai 600 mila euro che sono stati impiegati in pochi mesi per asportare la sabbia. C’è voluto tutto questo affinché la questione assumesse un’importanza tale da giungere al ministero dei trasporti. La missione romana di De Simone da una parte, l’intervento del deputato messinese del movimento 5 stelle Francesco D’Uva dall’altra si sono aggiunte alle istanze dell’onorevole Enzo Garofalo, che nel frattempo Lupi ha nominato esperto per i trasporti al sud. Capire se Tremestieri è davvero il posto giusto per realizzare una grande opera che sfiora i 100 milioni di euro è quanto si chiederà ad una commissione di esperti, ma al tempo stesso anche a chi attribuire le responsabilità di quanto accaduto fino a oggi. E che continua ad accadere, aggiungiamo. E’ trascorsa una settimana dall’ultima mareggiata, l’approdo a sud è chiuso, con i lavori già appaltati da un mese e un’autorizzazione che, come sempre, tarda ad arrivare. La volta precedente, per 12 giornate lavorative, son trascorsi 84 giorni. Se l’amministrazione comunale manterrà quanto annunciato in settimana, oltre ad una commissione di esperti, di questa vicenda legata al porto di Tremestieri, potrebbe presto occuparsi la magistratura.