Nel settembre 2013 le polemiche, a colpi di numeri e attacchi a distanza, sui pass rilasciati ai tir per imbarcarsi alla rada San Francesco. Un mese dopo, la minaccia di dimissioni del comandante della polizia municipale Ferlisi per la decisione del sindaco di delegare agli armatori, e non ai vigili urbani, il rilascio delle deroghe all’obbligo per i tir di utilizzare solo Tremestieri. A ottobre 2014 il nuovo botta e risposta, sui troppi tir nella rada San Francesco e sull’estrema ratio, paventata da Ferlisi, di revocare a Caronte&Tourist la concessione dell’approdo, teoricamente limitata ai soli mezzi leggeri e passeggeri. Adesso arriva la nuova puntata della saga che vede protagonisti da una parte il comandante della polizia municipale Calogero Ferlisi, dall’altra il gruppo Franza e la Caronte&Tourist. Che stavolta minaccia addirittura di «denunciare formalmente nelle sedi competenti» il Corpo dei vigili urbani. Motivo del contendere, una questione già sollevata un anno fa: le multe dentro il serpentone della rada San Francesco. Ovviamente ci si riferisce ai giorni scorsi, prima che Tremestieri venisse completamente chiuso. Cioè quando c’era una sola invasatura aperta, limitata ad una sola unità navale per volta. Nonostante a Villa San Giovanni venisse dato l’input, per evitare intasamenti nelle aree di stoccaggio calabresi, di imbarcare i tir su qualsiasi nave partisse per Messina, qualunque fosse la sua destinazione (Tremestieri, porto storico o Rada San Francesco), la polizia municipale non si è risparmiata nel verbalizzare i mezzi pesanti in transito dal porto collocato nel cuore della città. In una lettera inviata il 19 febbraio dall’amministratore delegato di Caronte&Tourist, Vincenzo Franza, alla Capitaneria di Porto, viene definito «grave, ancorché paradossale» il fatto che «sui piazzali d’imbarco di Rada San Francesco continuano ad essere presenti pattuglie della polizia municipale che elevano verbali di contravvenzione, sia ai mezzi in entrata che a quelli in uscita dagli stessi». Non solo: Franza afferma di essere in grado di dimostrare «anche a mezzo di prove documentali (foto e videoregistrazioni)» che lo stesso non accade «per la zona di via Campo delle Vettovaglie-Porto storico per i mezzi che sbarcano dalle navi di altre società armatoriali. Coinsideriamo la situazione – conclude l’ad di Caronte&Tourist – un mero abuso, che sta arrecando un grave nocumento economico e d’immagine e che non mancheremo di denunciare formalmente nelle sedi competenti». Del resto la posizione dei Franza è chiara: quella è area demaniale, la polizia municipale non può intervenire. Tesi smentita, un anno fa, sia da Ferlisi che dal dirigente alla Viabilità del Comune, Mario Pizzino: «Indipendentemente dalla proprietà, le strade “serpentone”, campo delle Vettovaglie e via Vittorio Emanuele II sono da considerarsi comunali e pertanto questa Amministrazione esercita su di esse il potere di ordinanza e di vigilanza». Su tutte le furie Ferlisi: «Non possiamo intervenire, secondo gli armatori, eppure ci hanno chiamato più volte per intervenire all’interno del serpentone, per incidenti o altro. Questo lo considero un atto intimidatorio nei confronti della polizia municipale, mi aspetterei che anche il consiglio comunale prendesse una posizione in merito».