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Bimbi autistici a causa di un concorso

Policlinico Messina

Una vicenda burocratica che rischia di vanificare tanti sforzi compiuti da personale altamente qualificato che ha preso in carico nell'ambito di un progetto unico nel suo genere, decine di bambini affetti da sindrome dello spettro autistico per un'età che va da un anno e mezzo ai tre anni. I miglioramenti sono stati decisivi per tutti i soggetti perché si sa che per l'autismo prima si interviene e meglio è.  “PRIMA PIETRA” che significa Programma di Ricerca, Integrazione, Miglioramento, Assistenza e formazione Per l’Innovazione dei servizi E delle Tecnologie di Riabilitazione dell’Autismo prevede il lavoro sinergico di clinici, professori, ricercatori, bioingegneri, psicologi ed operatori della riabilitazione presso il Pervasive Healthcare Center (PHC) del Policlinico e del CNR  in collaborazione con l’IRCCS Fondazione “Stella Maris” e con l’ASP di Messina. Il Policlinico si è avvalso dall' inizio, quindi dal 2011, di Co Co Pro che hanno lavorato con rinnovi contrattuali annuali.  Il direttore generale però nell'ottica di una messa in regola di tutti i lavoratori ha voluto assumere il personale con regolare concorso, tre concorsi per l'esattezza: uno per i psicologi, uno per i logopedisti ed uno per i psicomotricisti. Tutto regolare dunque, anche troppo, ma purtroppo i tempi della burocrazia hanno causato il buco nella continuità assistenziale. I piccoli, che seguivano il Modello Denver del progetto, che si focalizza sulla costruzione del coinvolgimento sociale del bambino per stimolare, strutturare, rinforzare ed incrementare le aperture sociali e le opportunità di apprendimento attraverso un ambiente tecnologico interattivo, sono a casa da prima di Natale. Lo saranno ancora fino a metà marzo almeno, visto che la graduatoria è stata firmata da qualche giorno e adesso deve seguire l'iter previsto dalla legge, con la pubblicazione all'albo pretorio per 15 giorni a cui seguirà la stipula dei contratti. Una vicenda incresciosa per le famiglie dei bimbi autistici che le strutture preposte forse avrebbero potuto evitare pubblicando prima il bando di concorso uscito solo due giorni prima di Natale. 

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