La gente del Ringo lo ha sempre chiamato l’Abbirazzu. Molti messinesi lo hanno conosciuto come l’Albero di Garibaldi, perché il mitico condottiero dalla giubba rossa si sarebbe fermato anche qui (molto più semplice sarebbe stilare l’elenco dei luoghi dove Garibaldi non ha sostato...), all’ombra del grande Platano. Uno dei beni arborei più antichi della città, sotto vincolo della Soprintendenza ai Beni ambientali, simbolo di una strada – la via Brasile che unisce il viale Regina Elena, cioè la Circonvallazione, con il viale della Libertà – e di un vecchio borgo, quello che fa capo alla preziosa chiesa intitolata alla Madonna del Buon Viaggio: il Ringo, quartiere dei pescatori e dell’Abbirazzu. Ebbene, da ieri il Platano di Garibaldi non è più lo stesso. È stato tagliato un grosso ramo per ragioni di tutela della pubblica e privata incolumità. A intervenire provvidenzialmente la squadra di vigili del fuoco guidata da Antonino Latella. E per ora è di un’assoluta malinconia lo spettacolo di via Brasile. L’assessore comunale all’Ambiente Daniele Ialacqua, dopo aver avvertito tutti gli enti competenti, ha dichiarato che non si poteva fare altro e, comunque, si è detto fiducioso sugli interventi che verranno attuati nei prossimi mesi per cercare di salvare la pianta ultracentenaria, senza la quale quel quartiere non sarebbe lo stesso.