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Reset passa
ad anno zero

Basta con quelli che c’erano prima, basta con le analisi sul passato, basta voltarsi indietro, adesso si guarda avanti. Nient’altro che lo stesso principio ispiratore del movimento Reset, rimasto praticamente al palo alle scorse amministrative. Ma anziché usare il termine inglese, ci si affida al più semplice “Messina Anno Zero” da cui ripartire. Ci riprova Alessandro Tinaglia, già candidato sindaco, che, sempre con il suo movimento, aveva, dopo le elezioni, annunciato il sostegno a Renato Accorinti per poi ritirarlo  dopo appena sei mesi, per l’impossibilità di portare avanti progetti condivisi, si ripropone per parlare di svolta della città, di futuro sviluppo. A  venti mesi dall’inizio della nuova esperienza amministrativa di Palazzo Zanca, il fondatore di Reset chiama a raccolta tutti,  i cittadini e le istituzioni, i movimenti e le associazioni, i partiti politici, i sindacati e gli ordini professionali, il mondo dello sport e quello della cultura. Ha raccolto 72 adesioni tra sigle e singoli individui. Nell’aula consiliare di palazzo Zanca, per la verità non erano così tanti, però c’erano facce conosciute.  Tutti curiosi di capire cosa si può fare oggi per fare resuscitare Messina e soprattutto cosa ne penserà il sindaco Renato Accorinti, che già ieri, come ha riferito lo stesso  Tinaglia, aveva manifestato qualche perplessità.

Gisella Cicciò

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