Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Molo insabbiato, torna la beffa Tremestieri

 Ecco servita l’ennesima beffa legata al malfunzionamento degli approdi di Tremestieri. Ecco l’ennesimo insabbiamento parziale del piccolo porto che dovrebbe assorbire l’intero flusso dei Tir che viaggiano tra la Sicilia e il Continente. A determinarlo neanche una mareggiata da scirocco ma un moto ondoso consistente e... fisiologico. Si tratterebbe di almeno 10.000 metri cubi di ghiaia che hanno alzato il livello del fondale dal suo indispensabile “minimo” di 5 metri e mezzo sino quasi al pelo dell’acqua, emergendo a ridosso della banchina esterna. Che così risulta ancora una volta inagibile. Ma facciamo un passo indietro. Il terzo insabbiamento negli ultimi 12 mesi o poco più era stato messo in conto dall’Autorità portuale, previsto con tale certezza da indurre l’ente a bandire e aggiudicare, negli ultimi venti giorni una nuova gara per l’ese - cuzione di ulteriori lavori di dragaggio. Finanziariamente stimati, in modo ampio, per circa 200.000 euro. Si era notato infatti – mentre l’impresa La Dragaggi completava l’ultimo prelievo di ghiaia –come incombesse “minacciosa” sul fondale lato sud, in prossimità dell’imbocco del mini porto, un’altra rilevante quantità di sabbia. E si era deciso di non farsi trovare scoperti. Nell’evenienza di un nuovo insabbiamento, l’Autorità portuale si sarebbe messa in condizione di agire subito (ma deve ancora incassare da Palermo il secondo parere di fila sulla compatibilità della stessa sabbia!). Ma se anche la ghiaia non fosse stata sospinta dentro al bacino, l’Authority sarebbe intervenuta direttamente sul fondale per eliminare la “sorgente di sabbia”, almeno per quest’anno. Delle due ipotesi s’è verificata, manco a dirlo, la peggiore. Riecco dunque la telenovela Tremestieri, che si ripropone in tutta la sua gravità. Tornano gli interrogativi su quanto tempo servirà adesso all’Assessorato regionale all’Ambiente (giorni o... settimane?) per autorizzare un dragaggio identico a quello ultimato una ventina di giorni fa. Il fatto che l’Autorità portuale velocizzi le sue procedure, sproni la Regione a dare il via libera ai lavori ed il Comune a concludere presto le verifiche finanziarie per il porto a sud (80 milioni) suona come una magra consolazione. In primo piano torna, infatti, il dimezzamento degli approdi. Ovvero la disponibilità di una sola banchina che nelle 24 ore può garantire 35 corse, per Villa e Reggio, e non certo le 60 degli approdi funzionanti al massimo. Quando la rotatoria di Tremestieri sarà piena, le deroghe al divieto di transito dei Tir in centro aumenteranno in modo notevole. In primo piano ci sono pure gli attuali costi di gestione di Tremestieri. Basti una cifra: gli ultimi 3 dragaggi (febbraio-aprile 2014; novembre-gennaio 2015; il nuovo già finanziato) costeranno in tutto quasi 600.000 euro. Insomma: o si cambia – soprattutto con un vero porto – o è fallimento. 

Caricamento commenti

Commenta la notizia