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Madre e figlia salvate dai vigili del fuoco

Madre e figlia – M. P., 38 anni e la figlia di 8 –hanno rischiato la vita per un attimo di stanchezza, un colpo di sonno di quelli che possono capitare a chiunque dopo una giornata di fatica. Ma che hanno conseguenze micidiali se, a partire da quell’attimo e per decine e decine di minuti, come sarebbe avvenuto ieri sera al rione Ferrovieri, una pentola di legumi continua a bollire in una piccola cucina fino a bruciare e a riempire inesorabilmente di fumo tutta l’abitazione. Così s’è sfiorata la tragedia ieri sera alle 21.10, in un appartamento del rione Ferrovieri: la mamma e la sua piccola se la sono cavata con una forte intossicazione, tutto a causa delle esalazioni che avevano riempito la casa di via Alessandria, a valle della via La Farina, in prossimità del deposito dei tram. Per fortuna mentre mamma e figlia dormivano sul lettone e il fumo le avvolgeva, alcuni vicini hanno avvertito la puzza di bruciato e telefonato al 115. La vicinanza della caserma dei Vigili del fuoco (via Salandra) è stata preziosa per la riuscita del salvataggio di queste due vite. Non ci sono altre parole per definire l’intervento attuato dalla squadra inviata subito dalla Centrale operativa (caposquadra Nino Danzi), coordinata da Salvatore Pannuccio e composta dai vigili Stefano Del Popolo, Paolo Laversa, Matteo Melita e Matteo Cannata. Per entrare il più velocemente possibile nell’appartamento, al primo piano, i vigili hanno utilizzato una finestra dell’abitazione, sulla facciata dell’edificio. Il caposquadra Pannuccio e il vigile Del Popolo, indossate le mascherine e mandata in frantumi la vetrata, hanno fatto irruzione per primi nell’abitazione, raggiunto la stanza da letto, preso sulle spalle madre e figlia, prive di sensi, e le hanno sottratte a una tragedia che, se fosse passato ancora del tempo, sarebbe stata certa. Una volta fuori, nell’attesa dell’autoambulanza del 118, si sono vissuti altri momenti drammatici con i vigili del fuoco lesti a togliersi i respiratori e ad applicarli sul viso di madre e figlia, per le pratiche di rianimazione. La prima a dare segni di ripresa con violenti colpi di tosse è stata la donna, poi in qualche modo s’è ridestata anche la bambina. Le pratiche rianimatorie sono continuate a bordo dell’ambulanza con cui madre e figlia sono state trasportate e ricoverate nel lontano ospedale Papardo, dotato di camera iperbarica. Secondo gli ultimi riscontri non corrono pericoli di vita ma l’intossicazione è stata forte e sono tuttora sottoposte alle terapie e agli accertamenti del caso. Il principio d’incendio segue di sole 24 ore il grave rogo che – lunedì pomeriggio –era divampato a Provinciale, in un’abitazione della via Emilia. L’anziana residente, tratta in salvo dai vigili, era rimasta intossicata ed era stata medicata sul posto dal personale del “118”. 

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