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Messina fragile
rivoluzione
senza svolta

Le posizioni e le distanze sono rimaste immutate al termine di un turno che, sulla carta, per il Messina non era favorevole per la comprovata forza dell’avversario in lotta per centrare i play-off. E’ questo l’unico motivo di consolazione per la squadra giallorossa, troppo rinunciataria, almeno in partenza, per sperare di venire fuori dal Pinto con un risultato favorevole. La Casertana ha macinato gioco e, dopo l’espulsione di Izzillo, ha risolto il match a proprio favore. Fino al primo gol di Mancino, il migliore in campo era stato il portiere Iuliano, non un dato incoraggiante per la formazione peloritana praticamente inoffensiva nella metà campo campana.

Sorprendenti alcune scelte del tecnico Grassadonia, a cominciare dal cambio del sistema di gioco, un 5-3-2 con interpreti sbagliati sugli esterni perché né Cane né Rullo sono riusciti a fare entrambi le fasi. In mezzo Bortoli, responsabilizzato con la fascia di capitano, è stato preferito  a Damonte mentre in attacco De Paula ha scavalcato, in un solo colpo, Orlando e Corona, quest’ultimo capocannoniere della squadra. La prima opzione per rientrare nei parametri dell’età media, la seconda, onestamente, più difficile da capire anche perché con un attacco a due Orlando, nelle precedenti gare impiegato fuori ruolo, avrebbe dato maggiore dinamismo rispetto al brasiliano, peraltro non aiutato dall’atteggiamento remissivo della squadra.

Paradossalmente il Messina ha giocato meglio quando, in dieci, sono subentrati dalla panchina Orlando e Corona. Insomma un minimo di reazione c’è stata, segno che qualche scelta iniziale  non è stata felice. Il condominio della sofferenza comprende Melfi, Cosenza ma anche Martifranca, Lupa Roma e Paganese che hanno qualche punto in più del Messina. Da dietro, però, potrebbe rientrare nel gruppone la Reggina che nelle ultime partite ha perso solo al S.Filippo. Per i peloritani lunedì prossimo c’è in programma un’altra trasferta proibitiva a Lecce che col nuovo allenatore Alberto Bollini ha già vinto due volte in altrettante partite. A “Via del Mare”  non ci sarà Izzillo, per il tecnico un altro problema di matematica da risolvere dal momento che il 20enne centrocampista sardo è uno dei perni su cui costruire l’età media. 

Antonio Sangiorgi

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