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Ospadale Piemonte
comitato minaccia
azioni eclatanti

Non ci stanno ad essere messi in secondo piano su qualsiasi decisione, chiedono chiarezza all’assessore alla salute Lucia Borsellino e allo stesso tempo tengono duro sul preannunciato trasferimento di molti reparti al Papardo, secondo quanto annunciato giovedì scorso dal direttore generale Michele Vullo. Non c’era solo il comitato “Salvare l’ospedale Piemonte” stamattina, nella sala ovale del comune di Messina, ma i segretari aziendali Uil e Cisl di categoria e tanti operatori, medici, infermieri che chiedono notizie di prima mano sul futuro dello storico ospedale della città. “Non siamo d’accordo sulla creazione al Piemonte di un cronicario - ha detto Arbuse segretario aziendale Piemonte Fials Medici- e non è questo il termine degli accordi sottoscritti il 6 novembre col sindaco e con il centro Neurolesi. Accorpamento di strutture complesse non significa accorpamento di reparti. L’integrazione col Neurolesi, a cui adesso secondo le ultime notizie è favorevole anche il Ministro Lorenzin, deve rappresentare un’offerta aggiuntiva e non esclusiva, ha ribadito Calapai della Uil. Chiediamo la revoca del cronoprogramma presentato dal direttore generale Vullo alla Regione, che annuncia lo svuotamento dello storico ospedale di viale Europa, ha aggiunto Raineri della Cisl funzione pubblica, compresi pediatria e punto nascite. Nella conferenza stampa piuttosto animata è stato reso noto un appuntamento saltato il 23 gennaio con la Borsellino e la richiesta di un nuovo incontro entro il 14 febbraio per capire cosa l’assessore intenda fare di questo ospedale. Vullo, ha detto il presidente del comitato Minasi sembra non avere interesse verso questa struttura.

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