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Lupi: «Niente tagli nello Stretto»

Le notizie circolate in questi giorni? «Infondate». I ventilati piani di soppressione dei collegamenti ferroviari tra la Sicilia e il Continente? «Allarmismi ingiustificati». Governo e Ferrovie concordano la linea ufficiale: non è successo nulla, abbiamo scherzato. E le carte presentate ai rappresentanti delle Federazioni nazionali dei trasporti? Invenzioni giornalistiche... Da Roma arriva una secchiata di acqua fredda sul fuoco che accende la vertenza Stretto. Non c’è alcuna intenzione di penalizzare quest’area del Paese, dice il ministro Maurizio Lupi. Nessuna intenzione di dismettere treni e navi, fanno eco i vertici delle società del Gruppo Fs. L’uno ha portato i tarallucci, gli altri il vino. Tutti felici e contenti? Mah... «Il collegamento veloce Reggio Calabria-Messina e Villa San Giovanni-Messina – si legge nel comunicato stilato dal ministero dei Trasporti e dalle Ferrovie dello Stato – non è mai stato interrotto, anzi, è stato potenziato con nuove corse di Blueferries anche nei giorni di sabato e domenica e festivi. Nella Legge di Stabilità sono stati stanziati i fondi per la gara che garantirà il servizio nei prossimi tre anni. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 31 gennaio 2015. Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, va innanzitutto ribadito che non vengono assolutamente meno i fondi previsti dal contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture e Trenitalia e che nel servizio di treni a lunga percorrenza nulla cambia almeno sino al 15 giugno 2015. In vista di un miglioramento del servizio in termini di qualità e di efficienza è allo studio un progetto di rimodulazione del servizio diurno di treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia (nulla cambierà per il servizio notturno che manterrà il traghettamento dei treni) che prevede l’ipotesi del traghettamento dei passeggeri sullo Stretto con navi veloci per ridurre i tempi di attraversamento (20 minuti contro i circa 80 attuali), e interventi anche infrastrutturali negli scali per agevolare il passaggio treno/nave con supporto alla mobilità dei passeggeri. Condizione imprescindibile della fattibilità del progetto è il non aumento dei costi e il mantenimento dei livelli occupazionali. Le linee principali di questo progetto sono state delineate e condivise in una riunione del’11 novembre 2014 a cui, oltre al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e ai vertici di Rfi e Blueferries, hanno partecipato l’assessore dei Trasporti della Regione Calabria Luigi Fedele, l’assessore dei Trasporti della Regione siciliana Giovanni Pizzo, il sindaco di Messina Renato Accorinti e il suo assessore alla mobilità Gaetano Cacciola. Il progetto allo studio –conclude la nota –verrà presentato prossimamente al ministro Lupi e discusso per la sua approvazione con gli enti locali coinvolti (Regione Calabria, Regione siciliana, Comuni di Messina, Reggio e Villa San Giovanni). Di questo piano, presenti i vertici di Rfi e di Trenitalia, il ministro Lupi parlerà con il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta nell’in - contro richiesto e che verrà prontamente fissato». Un intervento «tempestivo e chiarificatore», lo definisce così il deputato regionale Nino germanà, che poi aggiunge: «Le rassicurazioni del ministro Lupi ci confortano; l'azione immediata messa in campo nel giro di qualche giorno, dimostra come ancora una volta il lavoro sinergico tra le parti abbia consentito di dare la risposta che attendevano». Ed Enzo Garufalo, deputato nazionale Ncd e consulente del ministro Lupi, ieri ha preso parte all’incontro romano e spiega come è andata. «In sintesi si prospettano due strade – afferma Garofalo –; la prima è quella di lasciare le cose come stanno. Il Governo dal canto suo ha già messo sul piatto, in aggiunta ai fondi stanziati per la continuità territoriale che nessuno mette in discussione, i 30 milioni per il servizio di collegamento rapido che tra l'altro è stato potenziato con corse garantite anche il sabato e la domenica. La seconda ipotesi è quella di valutare un piano di modernizzazione che la Regione siciliana e gli enti locali avevano chiesto al Ministero di predisporre, vista la inadeguata qualità del servizio di trasporto ferroviario in Sicilia. Sulla base di questa sollecitazione il Ministero ha chiesto nelle scorse settimane a Ferrovie di elaborare un progetto la cui bozza è stata presentata ieri e che prevede il trasbordo dei passeggeri dei treni giorno per attraversare lo Stretto ma nell'ottica di una riduzione elevatissima dei tempi di attraversamento dello Stretto che attualmente è di circa un'ora e mezza, lo stesso tempo che si impiega da Catania per arrivare a Milano e che sarebbe ridotta a 20 minuti. Nel contempo mette in campo una serie di investimenti che devono essere fatti sul territorio per rendere funzionale il servizio come tapis roulant, scale mobili e opere strutturali e infrastrutturali che rendano funzionale il servizio assieme a un maggior numero di collegamenti, servizi garantiti e assistenza passeggeri. Il piano oggi è una bozza, ha come paletto insuperabile posto dal Ministero il mantenimento dei livelli occupazionali e dovrà essere sviluppato nel dettaglio per essere sottoposto a tutti gli interlocutori. Nulla verrà imposto dall'alto. E se il piano non dovesse convincere, anche uno solo dei protagonisti, nulla verrà modificato rispetto allo stato attuale. Anche su questo Lupi è stato chiaro. Niente allarmismi. Il diritto alla continuità territoriale non è solo uno slogan». Finora lo è stato. Un mero slogan, e un diritto costituzionale calpestato. Speriamo non lo sia più. 

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