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Sosta selvaggia
ripresi i controlli

Il foglietto verde che non t’aspetti. Non perché in sosta selvaggia non ci sia da aspettarselo, ma, probabilmente, per l’impunità che per mesi è regnata da queste parti, molti ci avevano fatto ormai l’abitudine. Vuoi anche il fatto di essere a conoscenza delle famigerate carenze di organico che affliggono il corpo di polizia municipale. Ed invece da qualche giorno la musica è cambiata.  Anche questa mattina sono bastati due agenti per scombussolare i piani degli habitué. Di quanti lasciano l’auto intorno alla fontana di piazza della Repubblica per raggiungere il posto di lavoro. Alcuni anche in provincia e, addirittura, al di la dello Stretto. Tutto ciò, ignorando non solo il divieto di sosta permanente h24 ma anche la vicinanza di un comodissimo parcheggio multipiano a pochi metri di distanza. A favorire questa sosta, la presenza quotidiana dei parcheggiatori abusivi che ogni mattina aiutano persino nelle manovre i personali clienti ai quali garantiscono l’impunità in cambio di qualche spicciolo. I primi ad essere stati colti di sorpresa stamani sono stati proprio loro. Un’azione, quella della polizia municipale, che da queste parti non si vedeva da mesi, da quando, per favorire un maggiore utilizzo del Cavallotti, fu  resa incisiva per un certo periodo e con controlli quotidiani.  Anche nei pressi del parcheggio Zaera Sud, dove di auto nei due piani se ne vedono sempre pochissime,  sono stati intensificati  i controlli che   vengono effettuati con l’ausilio dello scout system. Domattina, su questo argomento, vertice tra l’assessore alla mobilità, i comandanti della polizia municipale e provinciale e l’Atm. Nell’occasione dovrebbero essere resi noti i numeri di gennaio sulla sosta selvaggia nel centro città. 

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