“Non ci sarà alcuno sfratto”. E’ saltato sulla sedia, ieri, il neo assessore al Patrimonio, Sebastiano Pino, quando ha sentito dalle tv la notizia della lettera all’Anfass del dirigente del dipartimento Natale Castronovo con cui, intanto, si ricordava che il 12 novembre prossimo scadrà la concessione per l’uso gratuito dei locali della sede di Ritiro, ma poi si annunciava anche che, se l’associazione vorrà proseguire le attività nello stesso luogo, dovrà pagare una sorta di affitto. Per il presidente dell’Anfass, Bruno Siracusano, un colpo inaspettato, in un momento già drammatico per i 38 disabili che, oltre ad aver perso un amico fraterno in circostanze ancora da chiarire, sono dovuti andare via dalla struttura sequestrata dalla magistratura che sta indagando sulla morte di Santino Rende. Inoltre, senza locali idonei, l’Asp non potrà elargire le sovvenzioni per proseguire le attività. Insomma rischia di saltare tutto dopo ben 20 anni di impegno per i soci e di amorevoli cure per i disabili, quasi tutti psichici, che per ora, ma soltanto temporaneamente sono ospiti dell’istituto Cristo Re, dove non ci sono spazi per la riabilitazione. L’assessore Pino ha convocato immediatamente Castronovo che ha assunto da solo una decisione che non
è soltanto politica, ma anche amministrativa.
La sede dell’Anfass di Ritiro sarà assegnata all’assessorato ai Servizi Sociali e quindi sarà confermato il comodato d’uso all’associazione che assiste 38 persone disabili.
Di seguito il comunicato del Comune:
In merito alle preoccupazioni espresse a mezzo stampa dai responsabili ANFFAS relativamente alla struttura loro gestita in comodato d'uso, la cui scadenza è prevista per novembre 2015, gli assessori, al Patrimonio, Sebastiano Pino, e alle Politiche sociali, Nino Mantineo, in una nota congiunta, hanno precisato che: “Nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dall'associazione a favore delle persone con disabilità che va ad assicurare un servizio prezioso anche per le loro famiglie, vogliamo rassicurare queste e gli ospiti, nonché i lavoratori che con professionalità rendono un servizio utile, che le condizioni per confermare l'uso della struttura saranno attenzionate con la massima considerazione e, anzi, ci auguriamo - proseguono Pino e Mantineo - che quanto prima essa possa tornare nella loro disponibilità, evitando i grandi disagi che tutti stanno vivendo dopo la decisione del sequestro giudiziario. A conferma della più ampia apertura che questa Amministrazione intende prestare a chi lavora sul territorio per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità, e fra esse all'ANFFAS si ricorda che anche in sede di audizione della sesta Commissione (servizi sociali) si è assicurato - concludono i due assessori - il massimo impegno a che nei tempi più brevi l'associazione possa tornare a svolgere quel lavoro encomiabile nella struttura già pronta e che anche per il futuro la stessa possa restare nella loro disponibilità”.