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Messina nel 2014 è piaciuta di più ai turisti

  Sono stati quasi 70 mila i turisti che hanno trascorso almeno una notte a Messina nel 2014. È questo il dato cumulativo presentato dall’Unità operativa di Patti e Tindari del Servizio turistico regionale di Messina e che si occupa, fra l’altro, di raccogliere ed analizzare i numeri sui flussi in città. Un trend in ascesa che però non far pensare ad una esplosione del turismo in città, quanto piuttosto ad una più puntuale rilevazione e partecipazione da parte della strutture ricettive. Gli arrivi, per l’esattezza sono stati 69.935. Di questi, 62.801 in alberghi da 4 ad una stella e 7.134 in strutture complementari. Altro dato disaggregato interessante è quello delle presenza straniere. I non italiani in città, almeno per una notte - dicono dall’Ufficio regionale diretto da Antonio Catrini - sono stati nel 2014, 12.370 cioé il 17,6 del totale. I russi coloro che hanno, più di altri, scelto Messina. 1576 gli arrivi, seguiti dai 1048 tedeschi, 898 francesi, 647 spagnoli, 578 inglesi e 501 australiani. Gli italiani più presenti e non poteva essere altrimenti, sono i siciliani anche perché il dato sulle presenze in albergo non è sempre equivalente a quello reale sui turisti. Molti possono essere lavoratori in trasferta o comunque in città per interessi non legati alle bellezze dello Stretto. Sui 57.565 arrivi italiani (82% del totale), 28.052 sono nostri corregionali. Subito dietro arrivano i calabresi (4795), i campani (4604 ), i laziali (4531) e i lombardi (3860). Fin qui gli arrivi, cioè il numero di persone ospitate in città. Ma ovviamente risulta significativo anche quello delle presenze. Cioè il numero di notti complessivamente trascorse in città. Qui il dato è di 205.370. Di queste 47.764 sono in capo a stranieri, 57.565 invece di italiani. In questo caso le presenze sono state per 78,4 in alberghi e per il 21,6 in altre strutture. Il dato sul 2014, sintetizzato dal funzionario direttivo dell’Ufficio regionale di Patti Mario Ceraolo, fotograferebbe un incredibile doppio balzo in avanti in entrambe le categorie. I freddi numeri testimonierebbero un +61% degli arrivi (dalle 42.112 unità del 2013 alle 69.935 del ’14) e addirittura un +137% delle presenze (da 85.370 a 205.370). Ovviamente, oltre ai numeri, c’è di più. Al di là di una tendenziale ripresa del mercato, dietro l’esplosione del “turismo” cittadino c’è un monitoraggio più esteso delle presenze e degli arrivi. Nessuna normativa impone agli operatori turistici di comunicare tempestivamente e sistematicamente i dati sui flussi turistici. L’analisi dei dati del 2013 è avvenuta da un minimo di 14 ad un massimo di 20 strutture, con una media di 16,3 strutture mensili. L’anno scorso, invece, la media è salita a 28,2 andando da un minimo di 18 censite a febbraio ad un massimo di 34 ad agosto. Nell’ultimo anno sono state almeno dieci le strutture extralberghiere, specie B&B, neonati in città. In base a i dati dell’Ufficio dell’assessorato regionale al turismo, in città ci sarebbero 6 alberghi 4 stelle, 8 tre stelle, 1 due stelle e 2 una stella. A cui si aggiungono 8 residenze turistico alberghiere. Totale 25, per complessivi 1917 posti letto e 990 camere. 14 gli esercizi complementari. 33 i B&B. Totale del totale 72 strutture per 3907 potenziali posti letto. Incremento dunque sì, ma non certo boom turistico. 

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