Ufficialmente l’obiettivo era salvare la Camera di Commercio di Messina. Sostanzialmente, è stata un’occasione di confronto per studiare la strategia migliore per farla andare avanti. Il tavolo tecnico convocato a Palazzo Zanca dal presidente del consiglio comunale Emilia Barrile è servito – se non altro – a mettere uno di fronte all’altro tutti gli attori di una vicenda delicata che la città sta vivendo con grande interesse e con qualche preoccupazione. Il timore che la Camera di Commercio di Messina venga cancellata esiste, per il presdente dell’Ars, però, il rischio non c’è. " Può mantenere la propria autonomia rinunciando al fondo perequativo. In ogni caso non le conviene unirsi con Catania chè molto più forte, quanto per esempio Enna per raggiungere il numero minimo di aziende necessario. "
Sarebbe, per lui, solo questione di organizzazione. In parole più semplici, basterebbe mettersi d’accordo. Che poi è ciò che si è provato a fare stamattina, mettendo di fronte i presidenti delle organizzazioni di commercianti, artigiani, industriali, agricoltori, e i deputati regionali messinesi, chiamati in causa per intervenire in difesa della città.
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