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Convenzione Atm-Gtt
dubbi e proposte per
un servizio migliore

ATM

L’eclatante protesta degli abitanti dei villaggi della zona nord, che da mesi devono fare i conti con un servizio pubblico di trasporti a dir poco carente, torna d’attualità la difficile gestione dell’Atm. In particolare  la convenzione fra l’azienda messinese e la GTT di Torino, un accordo ancora misterioso secondo il consigliere comunale Pietro Adamo e della IV Circoscrizione Daniele Travisano. Con un’interrogazione al sindaco Accorinti, all’assessore Cacciola ed al d.g dell’atm Foti chiedono chiarimenti sulla convenzione con la quale sono stati acquistati 15 bus realizzati nel 1994 con una media di 1.600.000 Km.

I consiglieri ricordano che l'acquisto dei mezzi è stato effettuato per l'ATM ad un simbolico costo di 1 euro per singolo bus; che l’acquisto dei mezzi, tra costi di manutenzione, immatricolazione, e pezzi di ricambio, ha comportato un onere per l'Azienda messinese per circa 215.000 euro, risorse che rientrerebbero nel c.d. “fido” di 800.000 euro che la GTT avrebbe  concesso all’ATM in base alla Convenzione. Ma trattandosi di informazioni di seconda mano i consiglieri Adamo e Travisano chiedono di conoscere con quali risorse finanziarie l’ATM possa far fronte a questi i impegni di spesa; quali garanzie l’ATM ha assunto in favore della GTT  in caso di mancato versamento delle somme dovute; e come mai non appaino ancora chiari i termini complessivi. Tanto più che dei 15 autobus acquistati attualmente solo 7 risultano circolanti. Questo secondo i due consiglieri dipenderebbe dal fatto che i mezzi sono vetusti  e la GTT era pronta a rottamarli prima che giungesse la proposta dell’Atm.  I consiglieri Adamo e Travisano vogliono vederci chiaro ed hanno chiesto una copia della “Convenzione ATM - GTT .  Ma non basta perché ai cittadini interessa principalmente che gli autobus siano in strada. Da qui la richiesta di migliorare i servizi istituendo  un “Call Center” che dia indicazioni su servizi, orari ed eventuali ritardi, dei mezzi pubblici e un “Ufficio Progettazione” che punti ad intercettare, attraverso bandi pubblici, i finanziamenti necessari per portare l’ATM al passo con le altre aziende di trasporto pubblico  del nostro Paese.

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