Finalmente se n’è parlato, ma le buone notizie non ci sono ancora. E per il rinascimento e la messa in sicurezza della costa, a Galati e Santa Margherita, rischia di passare parecchio tempo. Ieri a Palermo c’è stata l’attesa conferenza dei servizi per discutere del progetto da 440mila euro annunciato subito dopo le mareggiate che avevano devastato il litorale. Il percorso sta andando avanti, ma l’ok definitivo non è arrivato.
Realisticamente, i lavori potrebbero essere utili per proteggere Galati dalle mareggiate del prossimo inverno, ammesso che vengano rispettati tutti i tempi. Intanto, continua ad arrivare nella zona, la sabbia prelevata dal porto di Tremestieri. In origine doveva essere sparata sulla spiaggia, ma la tipologia di materiale non consente di farlo. Ci sono troppe pietre, in mezzo. Ecco perché si è deciso di depositarla direttamente sul fondale. Una soluzione che per il presidente del quartiere non serve a risolvere i problemi.
Il problema dell’erosione delle coste riguarda anche altre zone della città. La motovedetta ammiraglio Giliberto della Polizia Municipale, sollecitata dal consigliere della sesta circoscrizione Biancuzzo, ieri ha verificato la situazione della riviera nord, tra Mortelle e Ortoliuzzo. A bordo c’era il geologo Gioè che a breve preparerà una dettagliata relazione. Il comandante Ferlisi la girerà all’amministrazione, sperando che si predispongano in tempo gli interventi necessari per mettere in sicurezza la costa. Senza aspettare che le mareggiate facciano altri danni.
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