Sta diventando una pericolosissima consuetudine. Per i furti di cavi di rame, spesso i disagi si ripercuotono tra di cittadini quando nel mirino dei malviventi finiscono impianti che erogano servizi di pubblica utilità. E la scorsa notte sono stati portati via i cavi delle rete elettrica di uno dei pozzi che alimentano l’acquedotto cittadino. Si tratta del pozzo situato tra i rioni Mangialupi e Valle degli Angeli. Ignoti strappando i cavi hanno mandando in tilt le pompe di sollevamento che fanno affluire l’acqua nel serbatoio già rifornito dalla condotta del Fiumefreddo. In questo modo, l’erogazione stamani, anziché alle 5, è potuta iniziare poco dopo le 8 creando non pochi disagi agli abitanti della vasta area servita da questo impianto. E cioè la zona di Gazzi, compreso il Policlinico, un vasto tratto della via La Farina e il viale Europa. Un disagio comunque contenuto grazie all’immediato intervento di una ditta chiamata dall’Amam che, attuando un piano di emergenza, è riuscita a far ripartire l’impianto di Mangialupi. In pratica è stato creato un by pass esterno, per l’immediatezza, quindi, la ditta provvederà a ripristinare il quadro elettrico rimpiazzando i cavi di rame rubati con quelli in alluminio. Un’operazione che si presenta molto impegnativa ma che, assicurano i tecnici dell’azienda meridionale acque, non dovrebbe comportare altre interruzioni dell’erogazione idrica. Ma i furti di rame intanto si susseguono e, come si diceva, penalizzano i cittadini quando, come ad esempio nel popoloso rione di Provinciale, viene a mancare l’energia per la pubblica illuminazione. Un problema qui risolto ma che in altre zone della città, vedi da oltre un anno in Salita Contino, persiste lasciando al buio le strade che conducono ai numerosi complessi abitativi. Le telecamere di videosorveglianza, nei punti strategici, rappresentano l’unico valido deterrente per i ladri di rame sempre più numerosi.
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