E’ una delle tradizioni più antiche della città. U Pagghiari risale addirittura all’ undicesimo secolo, introdotto dai Padri Basiliani che portarono dall'Armenia l'uso di festeggiare il giorno del Battesimo del Signore, con riti solenni celebrati sotto un grande albero a forma di capanna. L’evento simboleggia l’addormentarsi ed il successivo risveglio della natura. Su una sorta di albero della cuccagna vi è appeso ogni ben di Dio. I partecipanti dovranno scalarlo ed il primo che arriverà in cima si aggiudicherà i premi.
Ma u Pagghiaru ha avuto alterne fortune. Negli ultimi anni per carenze di fondi spesso la manifestazione di Bordonaro è saltata. Quest’anno ritorna dopo due anni di pausa e ancora una volta sarà la Parrocchia S. Maria delle Grazie ad organizzare la festa insieme con l’associazione “Mari e Monti 2004” e con alcune associazioni di volontariato. A ridare vigore all’antichissima tradizione del Pagghiaru è stato un contributo della Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana alla quale la Parrocchia si è rivolta. Una compartecipazione che consentirà di allestire l’albero e di organizzare eventi collaterali come l’esibizione per le vie del Villaggio degli zampognari del Gruppo Folkloristico “Mata e Grifone” e della Banda Musicale di Bordonaro “Giuseppe Verdi” .
Intanto in piazza Semiramide, davanti alla parrocchia S.Maria delle Grazie oggi è iniziato l’allestimento del Pagghiaru realizzato con legni di castagno intrecciati per realizzare il telaio sul quale saranno sistemate le fronde. L’assalto al grande albero è previsto alle 16,30 del sei gennaio. Dopo la premiazione del vincitore previsti i tradizionali giochi pirotecnici e la celebrazione di una messa che concluderà il programma.