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Atm, contratto di servizio e 17 nuovi autobus sui 46 attesi

Dopo la fase di riscaldamento del 2014, ora è arrivato per l’Atm il momento di scendere in campo e far capire a tutta la città se merita di giocare la partita dell’efficienza e della economicità o se, invece resterà una municipalizzata senza futuro  e troppi debiti.

La rivoluzione di questi mesi non si è conclusa con l’arrivo da Torino del direttore generale Giovanni Foti. Tutti i vertici, per motivi diversi, sono cambiati o cambieranno nel 2015.

Da un paio di giorni opera il nuovo direttore della Tranvia Vincenzo Poidomani. Presto con un contratto di un paio di mesi arriverà dalla GTT piemontese il nuovo capo dell’officina che coordinerà il lavoro per poi lasciare ai “nostri” il compito di proseguire l’opera. Sempre nei prossimi mesi ci sarà un nuovo direttore amministrativo e l’Atm e sempre a caccia di un direttore del gommato e punta ad un vertice nuovo anche per la cosidetta quarta area, quella dei parcheggi. Insomma le posizioni apicali dell’azienda sono o saranno tutte occupate da uomini nuovi in una linea di discontinuità con un passato che nel 2014 ha portato in dote anche lo scandalo del gasolio rubato e rivenduto.

Ma l’’ultimo S-Silvestro si è portato via anche 29 nuovi autobus. Quelli che avrebbero potuto completare la flotta di sufficienza – ne basterebbero 80 rispetto ai 35 attuali -  dell’Atm. Nel gioco degli emendamenti ritirati correndo verso la mezzanotte, è sparito anche quello che riguardava il cofinanziamento da 2,4 milioni per l’acquisto di quei mezzi che in un primo momento sarebbero dovuti arrivare con i cosidetti fondi regionali Pac poi tagliati dal Governo Renzi. Arriveranno invece i 17 bus da otto metri che saranno destinati ai villaggi e di cui la Città ha un gran bisogno. Bisognerà aspettare una decina di mesi ma i soldi, quasi 5 milioni, ci sono. Un altro segno tangibile del nuovo corso di Atm dovrebbe passare dal rifacimento di tutte la segnaletica delle fermate dei bus.  A Messina sapere quale mezzo passa da quella strada e che percorso segue è operazione da Indiana Jones. L’impegno dell’azienda è quello di realizzare le nuove fermate con tutte le info utili per poter salire senza sorprese sui bus.

Ma il vero il salto di qualità la municipalizzata lo dovrà fare nel 2015 con la sigla del nuovo contratto di servizio. Il documento, è già stato preparato dai dirigenti ed ora dove andare in Giunta e poi in Consiglio. In tre anni vale 44 milioni di euro. Ad oggi il Comune gira Ad Atm 17 milioni annui e quindi è previsto un risparmio per le casse di palazzo Zanca di 7 milioni. Detterà oltre che l’aspetto economico anche i servizi di trasporto e parcheggio che l’azienda di via La Farina dovrà garantire ad una città che non ne può più fare a meno    

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