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Teatro V.Emanuele
attesa per
due concerti

vittorio emanuele

Di questi tempi, diciamolo pure, è una notizia (una bella notizia, naturalmente): due concerti orchestrali che, a distanza di cinque giorni, richiameranno al “Vittorio Emanuele” – ne siamo sicuri – tanti appassionati messinesi, che non vogliono lasciarsi sfuggire l’occasione di ascoltare brani celebri e da sempre amati.

E l’altra notizia è che a dirigere le formazioni impegnate siano due bacchette messinesi: una più esperta e navigata, come Orazio Baronello, reduce - tra l’altro - da una serie di impegni in Russia; l’altra giovane e di grande prospettiva, come Marco Alibrando, applaudita la scorsa settimana nel composito “Omaggio a Sciascia” tenutosi al “Vittorio Emanuele”.

Ma andiamo con ordine, cominciando col parlare del concerto di cui domani sarà protagonista l’Orchestra Filarmonica di Chernivtsy, diretta dal maestro Orazio Baronello.

Di notevole interesse il programma dell’appuntamento, il cui incasso sarà devoluto in favore del Centro Regionale Helen Keller dell’Unione Italiana Ciechi: vi trovano posto celebri pagine di Rossini (l’ouverture dal Barbiere di Siviglia), Ciajkovskij (Suite dal Lago dei cigni), Ponchielli (La danza delle ore da “La gioconda”), Strauss (Tritsch-Tratsch Polka e due amati valzer come Voci di primavera e Sul bel Danubio blu) e Offenbach (il Can Can da “Orfeo all’inferno”); oltre all’impegnativo Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 77 di Brahms che vedrà come solista un altro promettente talento messinese, il violinista Gabriele Maria Mazzeo (formatosi al Conservatorio “Corelli” e perfezionatosi a Bruxelles sotto la guida di Valery Oistrakh).

Il 1 gennaio, poi, l’Orchestra del Teatro tornerà a essere protagonista del tradizionale Concerto di Capodanno.

Composita e accattivante la serie di brani scelta per l’occasione: prima parte nel segno delle ouverture d’opera, con gli esempi tratti dall’Italiana in Algeri e dalla Cenerentola di Rossini, dalla Norma di Bellini e da Un giorno di regno di Verdi e chiusa dalla Suite n. 1 dalla Carmen di Bizet; nella seconda metà, invece, dopo i ballabili dal Gattopardo di Rota, spazio alle immancabili pagine della famiglia Strauss: significative pagine dall’operetta Lo zingaro barone, e poi il Pizzicato Polka e il valzer più noto, Sul bel Danubio blu.

Sul podio, il talentuoso ventisettenne Marco Alibrando, fattosi già apprezzare - nonostante la giovane età -  in diverse occasioni, a Messina ma anche fuori dall’Italia (come il Festival rossiniano di Bad Wildbad, in Germania).

 

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