Il verde pubblico a Messina regala emozioni forti, ai cittadini, ovviamente, ma soprattutto ai turisti che sbarcano dalle navi da crociera e che forse altrove sono abituati a vedere le cose in ordine.
Il passaggio pedonale dal porto alla chiesa dei Catalani è diventato peggio di una roulette russa e solo per miracolo nessuno è finora rimasto coinvolto in incidenti o cose del genere. L’attenzione deve essere massimale perché il rischio di essere travolti da un auto in transito è più che concreto dal momento che la visuale è coperta da un paio di alti arbusti che riducono sensibilmente anche lo spazio di sosta. Una pessima cartolina per un città che di turistico ha, sinceramente, ben poco e che, presto, potrebbe perdere questa preziosa risorsa a favore di Catania. Ad aggravare il quadro, la presenza di un vecchio sacco di rifiuti, altro segno tangibile del fatto che i controlli sono inesistenti o peggio eseguiti con spaventosa sufficienza.
La pulizia dello spartitraffico della Via Garibaldi è stata effettuata qualche mese fa, azione, evidentemente, non del tutto efficace se non ripetuta a cicli di settimane. Il tratto indicato è quello messo peggio ma anche prima e dopo, per esempio davanti al teatro Vittorio Emanuele, la situazione non è da manuale del verde pubblico. Erbe XXL e alberi invadenti, una specie che cresce copiosa sul Viale della Libertà. In più punti i rami toccano balconi e finestre, ai primi piani ma anche in quelli più elevati. E, come si sa, chi ha il disagio non può intervenire perché passibile di denuncie. Una situazione paradossale che potrebbe essere evitata approntando un piano d’azione efficace. Ma forse il problema sta proprio qua.
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