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Rimessaggio barche
a Pace, tra diritto
e opportunità

Dopo una lunga battaglia legale e un ricorso vinto al Tar, la Regione ha accordato la regolare concessione dell’area al privato che aveva avviato la causa e che si è visto, quindi, riconoscere il diritto a realizzare l’opera. All’inizio del rettilineo di Pace sorgerà, quindi, un rimessaggio barche, tipologia già presente all’inizio della riviera nord e anche a Sant’Agata.

La novità, in questo caso, e che ha fatto storcere il muso a molti cittadini che hanno contattato precoccupati la redazione di Rtp, è la collocazione proprio al livello della strada, adiacente alla pista ciclabile. Per quanto legittimo, visivamente, il nuovo rimessaggio barche non è un grande colpo d’occhio. Quanto sarà completato e diventerà operativo un pezzo di spazio libero dello stretto di Messina verrà, comunque, coperto.

I lavori procedono speditamente e prima della prossima estate, il ricovero per natanti sarà già attivo. Dovrebbe ospitare le tante barche che occupano la spiaggia per dargli una protezione adeguata in caso di avverse condizioni meteo. L’area è stata interamente recitata e gli uomini della Capitaneria, più di una volta, sono intervenuti per certificare la bontà dei lavori effettuati e il rispetto delle misure. Le barche potranno essere varate a mare attraverso un piccolo scivolo ricavato in uno degli angoli della struttura rettangolare. Il nuovo rimessaggio barche apre, però, nuovi interrogativi sullo sfruttamento dell’area demaniale marittima. Oltre ai lidi, in altre zone della riviera nord, ma non solo, sono presenti alcune strutture che, oggettivamente, fanno a pugni con l’aspetto paesaggistico, al di là del fatto di avere le carte in regola.   

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