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Operazione Onion
7 indagati per droga
usura ed estorsioni

Gli indagati sono complessivamente sette, gli stessi che furono arrestati il 9 luglio scorso dalla Guardia di Finanza. A firmare gli avvisi i sostituti della DDA Vito Di Giorgio e Fabrizio Monaco che nei prossimi giorni dovranno decidere se chiedere il rinvio a giudizio degli indagati. Si tratta di un gruppo di persone esperte, spesso armate, attente a ogni dettaglio. Un’organizzazione ben strutturata che spacciava droga prevalentemente nella zona ionica.

Nella rete della Guardia di Finanza di Messina, finirono a luglio Maurizio Cipolla, Sebastiano Cateno Costanzo, Giovanni Caldara, Fabio Balzano, Alessandro Luca Zappalà, Francesco Spina e Carmelo Pelleriti.

Secondo la ricostruzione dei finanzieri il gruppo acquistava la droga – soprattutto cocaina e marijuana – a Catania e la rivendeva a Taormina e Giardini, a Calatabiano e nella zona di Mascali, in provincia di Catania.

Era un gruppo ben organizzato. Quando qualcuno aveva manifestato il dubbio che in un’auto potesse esserci una cimice delle forze dell’ordine, la vettura era stata completamente smontata. E si era addirittura ipotizzato di darle fuoco per evitare guai. Ma le attenzioni c’erano a 360 gradi. Prima dei viaggi che i corrieri effettuavano per trasportare la droga, c’erano sempre  controlli preventivi ai caselli autostradali, per verificare la presenza di posti di blocco.

Le intercettazioni hanno anche permesso di scoprire un giro di usura ed estorsioni a imprenditori. Alcuni pizzini ritrovati dalla guardia di finanza hanno confermato che esistevano prestiti con interessi anche del 500 percento annuo. Ad ottobre la Gdf eseguì un sequestro preventivo di beni.

Fra questi una imbarcazione riconducibile a Cipolla  quote societarie di una ditta che ha sede a Cesena, di 6 fabbricati e 6 terreni riconducibili a Carmelo Pelleriti. Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro è di circa 630 mila euro.

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