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Crociere, risorsa a rischio

L’esponente dell’Udc a palazzo Zanca pone all’attenzione, intanto, l’annunciato ritorno di un colosso come Costa Crociere nel porto di Catania nel 2016, mentre per il 2015 è prevista l’apertura di un nuovo scalo croceristico alle pendici dell’Etna.  La differenza nell’affrontare il tema tra i due sindaci siciliani sta alla base di questo possibile passo indietro dopo gli oltre 500 mila passeggeri raggiunti nella città dello stretto con la precedente giunta. Per Mariella Perrone il sindaco Accorinti, a differenza di Enzo Bianco, non sta lavorando per assicurare, anche in futuro, un business pari a quello che Messina ha toccato recentemente o quantomeno per mantenere i livelli attuali.  Ritiene   evidente – visti i risultati concreti conseguiti da Catania – la differenza tra un sindaco che lavora, che tiene relazioni utili al territorio e stringe accordi strategici produttivi per il tessuto socio – economico, e uno che si dedica a tutt’altro, come la recente trasferta romana al Summit dei premi Nobel per la Pace. L’interrogazione odierna, altro non è che una riproposizione di quella presentata alcuni mesi addietro ed alla quale, scrive adesso Mariella Perrone, l’amministrazione non ha mai dato risposta. Riguardava, e riguarda ancora, vari interventi strategici sul turismo e su tutte le attività per favorire lo sviluppo economico della città. Una esortazione,  all’attuale amministrazione, sull’adozione di misure per  favorire le attività d'impresa nelle zone portuali, creando condizioni di agevolazione o eventuali incentivi in modo da rilanciare l'intero sistema economico.  Per questo, l’esponente dell’Udc, torna ad interrogare il sindaco e l’assessore con delega al Turismo sulle strategie che si intendono intraprendere nell’immediato per fermare l’emorragia di navi da crociera che, dirette a Catania, con ogni probabilità bypasseranno Messina.

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