In attesa del nuovo porto a sud, quella della messa in sicurezza del viadotto Ritiro resta la più importante opera infrastrutturale che Messina ha in cantiere. Il traguardo dell’assegnazione dei lavori adesso è davvero molto più vicino perché giovedì prossimo è previsto l’ultimo atto della gara d’appalto da 57 milioni di euro.
Nella sede del CAS saranno aperte le 15 offerte economiche arrivate al consorzio. Una commissione esterna - negli ultimi due mesi - ha già effettuato tutte le valutazioni sulle proposte tecniche ed ora deve solo abbinarle al ribasso. Giovedì sarà stilata la graduatoria e, di fatto, si saprà chi dovrà realizzare in 18 mesi la maxi opera che non potrà non avere ripercussioni sull’intero sistema viario cittadino. Il Viadotto verrà fatto a pezzi, lavorato , e rimontato, ed essendo l’ultimo tratto della A-20 e la tangenziale della città, questo anno e mezzo di lavori del disagio non potrà non portarne per gli automobilisti. Anche chi vive sotto quel viadotto, a partire da febbraio, dovrà prendere le misure con questo intervento di tutela fatto anche a protezione di quelle stesse case. Tornando alla procedura di gara, e alla giornata di giovedì va anche detto che l’individuazione del vincitore dell’appalto farà scattare poi le procedure di assegnazione che sarà definita entro l’anno, così come promesso dal Consorzio stesso. Nei due giorni precedenti invece la stessa apertura delle offerte economiche avverrà per la messa in sicurezza di due gallerie sempre della A-20, la Tindari e la Capo d’Orlando per un totale di altri 21 milioni di euro di appalto.
Quello per il viadotto ritiro, però non è il solo un impegno del Cas per la linea autostradale. I lavori infatti si intersecano con quelli di conclusione dello svincolo di Giostra che proprio su quel ponte si appoggia. La città, il Comune che quelle uscite non le ha ancora completate, spera che l’azienda vincitrice abbia inserito, come premialità, la realizzazione di una striscia di strada a mo’ di by pass che consentirebbe durante i lavori di non bloccare il transito e, una volta finiti, di utilizzare quella bretella come uscita autostradale. In caso contrario per gli svincoli la telenovela è destinata a continuare ancora chissà per quanto tempo.
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