I timori per una riforma, quella sulla Città metropolitane, avvolta ancora nell’incertezza. La preoccupazione per il mancato rispetto degli impegni assunti dal Governo nazionale e da Rete ferroviaria italiana. La richiesta dei poteri speciali a tempo determinato (un solo anno) per consentire di accelerare le procedure di costruzione del nuovo porto di Tremestieri. Ennesima missione romana del sindaco Accorinti che ieri ha partecipato al confronto svoltosi a Palazzo Chigi con gli altri amministratori delle Città metropolitane. «Sono emersi tutti i dubbi e le perplessità – ammette Accorinti –, che qui in Sicilia sono ancora più forti rispetto al resto dell’Italia. Al sottosegretario Delrio abbiamo chiesto di essere messi nelle condizioni di avviare una radicale riorganizzazione delle funzioni e dei compiti dell’ente locale nell’ottica della Città metropolitana che per noi assume un valore più ampio, quello dell’Area integrata dello Stretto». A Delrio il sindaco ha anche consegnato la richiesta ufficiale, destinata al premier Matteo Renzi, dei poteri speciali, che dovrebbero durare soltanto dall’1 gennaio al 31 dicembre 2015: «Il tempo necessario per avviare gli interventi del nuovo porto a Tremestieri e della piattaforma logistica intermodale». Nell’agenda del presidente del Consiglio, intanto, è stata fissata per febbraio la data di una visita a Messina per trattare tutti i temi riguardanti lo Stretto. Prima di Natale, invece, dovrebbe aver luogo il richiesto confronto con il ministro della Difesa Roberta Pinotti per le questioni legate alle aree militari e al nuovo Palagiustizia. Resta il nodo fondamentale della riorganizzazione del sistema dei trasporti, che passa prima di tutto dai collegamenti veloci tra le due sponde dello Stretto. Rfi ha redatto una proposta progettuale che, però, ancora non è stata resa nota. Di fatto, si offre la disponibilità a prendersi in carico del servizio ma si devono risolvere diversi problemi, legati principalmente alla tratta Messina-Reggio (i mezzi Fs sono insufficienti) e anche alle possibili conseguenze in materia di Antitrust, visto che l’Autorità garante per la concorrenza continua ad avere diversi dossier aperti sul “caso Stretto di Messina”. Ieri mattina il sindacato OrSa ha tenuto un sit-in davanti alla Prefettura per accendere i riflettori sulla vicenda dei lavoratori di Ustica Lines (sotto licenziamento) e per chiedere un intervento risolutivo del Governo nazionale e delle Ferrovie, che scongiuri l’interruzione del servizio di Metromare e che ridia certezze sia per quel che concerne i livelli occupazionali sia la qualità dei sistemi di collegamenti offerti al grande popolo dei pendolari e dei cittadini dello Stretto. Ultima annotazione: il ministro Lupi sarà oggi a Catania per un convegno. A Messina ancora una volta non è prevista una sua sosta...
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