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Via libera del porta a porta per 60 mila messinesi

Per la Corte dei Conti non ci sono rilievi da avanzare. La Regione Siciliana può procedere con il finanziamento di 4milioni di euro per l’avvio del progetto messinese. Altri 900 mila euro deve stanziarli il comune che, già dal luglio scorso, ha le idee ben chiare su come introdurre il sistema di raccolta differenziata  porta a porta, partendo intanto da una popolazione di 60mila abitanti. I prossimi passaggi burocratici, quindi, non appena ricevuto il dispositivo regionale, prevedono l’approvazione della delibera di giunta di presa d’atto dello stanziamento e il voto del consiglio comunale. Scatta dopo la gara d’appalto per l’acquisto dei veicoli e dei contenitori. E per la precisione servono  26 mezzi leggeri, 3 compattatori, 4 scarrabili e 6 rimorchi; quindi 600 campane per il vetro e 60mila kit per l’umido, cioè quei contenitori da 10litri  che solitamente si trovano sotto il lavandino della cucina. Il nuovo sistema di raccolta porta a porta  dovrebbe scattare entro la prima metà del 2015,  in  21 frazioni e in tutti i villaggi, dove tutti dovranno cambiare radicalmente il modo di gestire i rifiuti domestici. Sarà il gestore, infatti, a raggiungere le abitazioni per portare via la spazzatura, ma i messinesi, che saranno inseriti nel progetto, dovranno differenziarla prima, dentro casa, perché ogni giorno verrà prelevato un genere diverso, per esempio la plastica, la carta, l’ alluminio e così via. Due o tre volte alla settimana toccherà all’umido, mentre il vetro deve essere  gettato  sempre nelle nuove campane. Per avvisare tutti gli utenti, entro i primi mesi del prossimo anno, partirà una massiccia campagna informativa.  

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